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Biodiversità agraria e alimentare: sei nuove risorse vegetali nel registro regionale

“La biodiversità agraria rappresenta un tesoro inestimabile per la nostra regione, non solo per il suo valore ambientale, ma anche per quello economico e culturale”. A dichiararlo è, in una nota, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, nell’annunciare l’iscrizione nel Registro regionale della Biodiversità agraria e alimentare- sezione vegetale, di sei nuove risorse vegetali tradizionali.

Si tratta delle seguenti varietà locali: Grano Secria, Fagiolo Pappaluni, Fagiolo Poverello Bianco, Lenticchia di Mormanno, Pomodoro di Belmonte Calabro, Melanzana di Longobardi. L’inserimento nel Registro regionale della Biodiversità agraria e alimentare riconosce ufficialmente il valore di queste varietà locali come risorse genetiche da tutelare e conservare.

Questo status consente l’attivazione di misure di salvaguardia, il sostegno a progetti di recupero, coltivazione e valorizzazione e favorisce la promozione dei prodotti legati al territorio anche attraverso marchi di qualità. Inoltre, l’scrizione apre la strada a opportunità di finanziamento pubblico e a una maggiore visibilità nei circuiti della ricerca, della formazione e del turismo enogastronomico.

Si tratta di “un passo fondamentale per la tutela e la valorizzazione delle risorse genetiche autoctone, che costituiscono un patrimonio unico di biodiversità, storia e cultura. Con l’iscrizione di queste nuove varietà tradizionali – afferma l’assessore Gallo -, la Calabria rafforza il proprio impegno nella salvaguardia delle identità agricole locali e nella promozione di un’agricoltura sostenibile, legata al territorio e alla qualità. È nostro dovere preservare queste risorse per le generazioni future e sostenerne la valorizzazione anche attraverso strumenti di promozione e ricerca”. Il provvedimento adottato dal dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale sarà trasmesso al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste per l’iscrizione delle risorse vegetali riconosciute anche nell’Anagrafe nazionale della Biodiversità di interesse agricolo e alimentare.

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