“Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” - Gabriel Garcia Marquez
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8 Marzo, Fisascat Cisl: sindacati e contrattazione essenziali per invertire la rotta

“C’è poco da festeggiare ma sicuramente molto su cui lavorare e i percorsi che abbiamo intrapreso con Fisascat puntano proprio a questo”. Lo afferma il Segretario Generale Fisascat Cisl Calabria Fortunato Lo Papa a pochi giorni dall’8 marzo: “E’ una data che ogni anno ci costringe a fare i conti e a dovere ammettere che per quanto il nostro Paese guardi all’Europa, ha ancora dei divari di genere importanti, soprattutto nell’ambito lavorativo, che affondano le radici in un retaggio culturale difficile da sradicare e in un sistema di welfare e servizi non all’altezza, oserei dire monco”.

“La piena partecipazione delle donne al mercato del lavoro – aggiunge Lo Papa – è una priorità morale e una stringente necessità economica. Un’Italia in cui le donne lavorano meno degli uomini e guadagnano meno, in cui il sesso femminile fatica a raggiungere posizioni di leadership, è un Paese zavorrato anche nello sviluppo. Crediamo però che l’azione sindacale e contrattuale possa fare molto, ad esempio valorizzando il lavoro flessibile ma non penalizzante, che tenga conto delle diverse condizioni e necessità, anche in termini di salute, tra uomo e donna“.

Proprio a questo mira la campagna di sensibilizzazione di Uni Global Union promossa dalla Fisascat Cisl Nazionale incentrata sulle tre M (Mestruazioni, maternità, menopausa) e sul ruolo della contrattazione per accompagnare le donne nelle diverse fasi evolutive e incidere sul benessere fisico ed emotivo attraverso politiche e sistemi di supporto nei luoghi di lavoro.

“È doveroso – dice il sindacalista – lavorare per politiche di genere che conducano a migliori condizioni di lavoro e salari, a una maggiore protezione dalle azioni arbitrarie dei datori di lavoro, nonché protezione da abusi, molestie, violenze e discriminazioni.  È un imperativo anche promuovere l’accesso delle donne al tavolo dei negoziati e, per questo, abbiamo bisogno di più donne nei sindacati e nelle posizioni di leadership. I datori di lavoro devono comprendere le loro responsabilità nella creazione di ambienti di lavoro sicuri e salubri che proteggano i lavoratori da tutte le forme di discriminazione e dagli stereotipi culturali e sociali, che aggravano ulteriormente i divari esistenti tra uomini e donne sul luogo di lavoro”.

“Sono certo –  conclude Lo Papa – che ci siano le condizioni per un futuro che sia all’altezza del valore e delle esigenze delle donne”.

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