Il capogruppo del Pd Francesco Boccia annuncia nell’Aula di Palazzo Madama la presentazione di una mozione “affinché” si rispetti “la pronuncia della Corte Costituzionale” in materia di Autonomia differenziata. “Il ministro Roberto Calderoli infatti sta continuando a fare intese con le Regioni come se nulla fosse”, “senza rispettare” quanto detto dalla Consulta sulla legge per le autonomie. Pertanto chiediamo che la nostra mozione venga calendarizzata qui in Senato al più presto” perché le decisioni della Corte Costituzionali “vanno rispettate” e l’azione di Calderoli “va stoppata”.
Nella mozione – annunciata da Boccia e sottoscritta finora dal Pd, M5s, Avs e Italia viva – si chiede un impegno al governo “ad adottare le iniziative necessarie a dare attuazione a quanto stabilito dalla Corte costituzionale e, di conseguenza, a non procedere – nell’attesa del lavoro dello stesso Governo e del Parlamento – alla stipula di alcuna intesa e a sospendere con immediatezza i negoziati avviati con alcune regioni”.
Nelle premesse il documento parte dai rilievi di costituzionalità espressi il 14 novembre scorso dalla Consulta su sette profili della legge, dopo i ricorsi presentati da alcune Regioni, e poi cita la sentenza n.192 nella quale la Corte, sulla determinazione dei Lep (livelli essenziali di prestazione, ndr) “considera ‘costituzionalmente illegittimo per violazione dell’articolo 76 della Costituzione’ l’articolo che conferisce ‘un potere legislativo delegato illegittimo per insufficienza di criteri direttivi’ poiché ‘delinea un quadro illegittimo dell’azione regionale, dato che i Lep intersecano numerose materie regionali”.