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Nord e Sud divisi anche dallo sport: le città calabresi nelle posizioni più basse per impiantistica e politiche sportive. Cosenza e Vibo le peggiori. Colella: “Regione faccia di più”

“I dati pubblicati il 30 settembre 2024 dal Sole 24 ore sull’Indice di sportivita’ elaborato da Pts, societa’ di consulenza strategica e direzionale e giunto alla 18 edizione, consegnano uno spaccato del territorio fortemente diviso tra Nord e Sud”.

Lo afferma il presidente dell’Osservatorio regionale per lo sport, Fabio Colella, secondo il quale a fronte di tali dati “vi sono importanti differenze che emergono tra Settentrione e Mezzogiorno e a colpire, ancor di piu’, e’ l’esistenza di una disparita’ legata anche al notevole divario infrastrutturale: dei 77 mila impianti nel nostro Paese, il 52% e’ concentrato al Nord, a fronte del 26% al Sud. La percentuale di impianti non terminati o non usati, invece, e’ il 20% al Sud contro l’8% al Nord”.

Tra gli indici di questa classifica, ricorda, “ci sono anche le scuole, per le quali si registra il dato per cui sei scuole su dieci hanno una palestra e una su dieci una palestra accessibile. Le citta’ calabresi si collocano nelle posizioni piu’ basse della classifica nazionale, mostrando la penuria di impiantistica e di politiche sportive: Catanzaro si posiziona all’80 posto su 117 con 243,5 punti, seguita da Reggio Calabria al 95 posto con 189,4 punti. E ancora piu’ in fondo alla classifica, vi sono Cosenza (98 posto, 180,6 punti), Crotone (99 posto, 171,7 punti) e, infine, Vibo Valentia, che chiude terz’ultima, al 105 posto con soli 118,8 punti”.

Alla luce di questi dati, secondo Colella, “occorre adottare una visione di insieme basata su una costante ed efficace collaborazione tra la Regione e le citta’ coinvolgendo le innumerevoli societa’ sportive radicate sul territorio che lavorano incessantemente e con pochi mezzi a disposizione”.

Colella aggiunge, inoltre, che “i temi su cui necessariamente confrontarsi nei prossimi mesi sono l’inclusivita’, l’istruzione, la salute tenendo ferma la realizzazione dell’obiettivo per la nostra Regione che e’ quello di invertire il trend di un Sud che spende meno nel settore dell’impiantistica e facendo si’ che i lavori iniziati possano vedere presto una fine”.

In conclusione, ad avviso del presidente dell’Osservatorio, “la sfida sara’ anche quella di indirizzare gli investimenti in modo corretto valorizzando gli sport che sono piu’ praticati e che possono dare alla popolazione e al turismo sportivo ricadute positive in termini di incremento delle competizioni, in considerazione della vocazione naturale, ecosostenibile ed accessibile che ha la Calabria”.

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