“Con l’imminente avvio della riforma del mercato del lavoro, – scrive in una nota la segretaria generale di Cisl Fp, Luciana Giordano – operata con L. R. n. 25 del 28 giugno 2023 “Norme per il mercato del lavoro, le politiche attive e l’apprendimento permanente”, si scrive una nuova pagina sindacale in Calabria. Il testo normativo che delinea principi, compiti e funzioni della Regione in materia di politiche attive del lavoro prevede anche la trasformazione di Azienda Calabria Lavoro (Ente Pubblico Economico) in Agenzia Regionale Politiche Attive Lavoro (Ente Pubblico non Economico). Passaggio che metterà un punto importante nella vita dei tanti Lavoratori coinvolti nei processi lavorativi della Regione Calabria che acquisiscono, così, lo status di pubblico dipendente lasciando per sempre quella condizione ibrida che fino a oggi ha messo un velo scuro sui diritti in tema di lavoro pubblico. Un obiettivo tenacemente perseguito dalla Segretaria Generale della CISL FP Calabria Luciana Giordano e dal Segretario Regionale Giuseppe Spinelli che, nel corso degli anni, hanno guidato la vertenza dei dipendenti a tempo indeterminato parziale di ACL (di cui alle L. 28/2008 e 8/2010) e che fin dall’inizio hanno proposto ai vari tavoli di trattativa la trasformazione della natura giuridica di Azienda Calabria Lavoro da Ente privato in Ente pubblico, riuscendo ad imprimere alla stessa vertenza una svolta radicale e determinante sia sul piano sindacale che normativo.
Un processo innovativo, quello della trasformazione (perché ARPAL costituisce uno dei primi esempi in campo nazionale di Ente pubblico economico che si trasforma in Ente pubblico non economico, frutto di una costruttiva sinergia scaturita ai tavoli negoziali con l’Assessore al Lavoro e Welfare Dott. Giovanni Calabrese e con il Direttore Generale del Dipartimento Lavoro e Welfare Dott. Roberto Cosentino, che hanno avuto la capacità di instaurare con le Parti Sociali un confronto aperto e di recepirne idee e proposte. E che nell’arco di pochi mesi sono riusciti a consegnare al Consiglio Regionale una bozza di legge di siffatta portata.
Adesso bisogna recuperare il tempo perduto e agire celermente per completare entro la fine dell’anno tutti i passaggi e tutte le procedure necessarie alla nascita della nuova Agenzia. Bisogna restituire ai Dipendenti provenienti dai bacini della legge 28/2008 e della legge 8/2010 la dignità professionale e umana per troppo tempo negata. E’ il caso di ricordare che questi professionisti erano privi di contribuzione previdenziale dal 2014 e di ogni forma di retribuzione accessoria nonostante avessero sin dal 2014 sottoscritto un contratto individuale di lavoro con Azienda Calabria Lavoro, Ente strumentale regionale. Ma bisogna, innanzitutto garantire il completamento dell’orario di lavoro con la trasformazione del rapporto di lavoro da part-time a full-time, perché l’intera operazione relativa alla riforma del lavoro in Calabria nascerebbe claudicante se si dovesse perseverare in soluzioni ibride dal punto di vista giuridico con il completamento dell’orario di lavoro tramite convenzioni.
Al riguardo, il Direttivo della CISL FP di Azienda Calabria Lavoro, – conclude la nota – riunitosi ieri nella sede della CISL di Lamezia Terme su convocazione del Segretario aziendale, Giuseppe Ranieri, e la Segreteria regionale della CISL FP Calabria rivolgono l’appello al Presidente della Regione Calabria, on.le Roberto Occhiuto e all’Assessore al ramo, dr. Giovanni Calabrese, di mettere in campo ogni sforzo per individuare le risorse finanziarie necessarie al completamento dell’orario di lavoro di questi Lavoratori, che da anni prestano la loro attività professionale presso i Dipartimenti della Giunta regionale. Bisogna storicizzare le risorse necessarie all’integrazione delle ulteriori 18 ore per questi Dipendenti, così come è stato fatto per altri Lavoratori impiegati in altri Enti Locali della Calabria. Un investimento che coronerebbe pienamente la felice operazione realizzata con la Legge regionale n. 25 del 28 giungo 2023″.