“In questi giorni si è di nuovo intensificata, giustamente, la protesta degli studenti per il caro affitti identificata come la ‘protesta delle tende’. Questo sta accadendo in particolare nelle città dove è difficile trovare alloggi e comunque quando si trova i costi per le famiglie sono proibitivi. Molti studenti della nostra regione studiano fuori e fanno i conti con affitti, che in presenza di una richiesta elevata e in mancanza di alloggi sufficienti da parte delle Università, lievitano in continuazione”.
Lo dichiara Claudio Venditti, presidente del Forum Famiglie Calabria –.
“Una situazione insostenibile – prosegue – studenti e famiglie non riescono più a trovare una casa a prezzi abbordabili, e di fatto viene loro negato un diritto fondamentale. Questo avviene anche per chi va a lavorare in queste città che deve fare, come accade per gli studenti, i conti anche con il caro vita. Oggi, le famiglie per le spese sostenute per gli affitti regolarmente registrati, che vede i figli studiare in università almeno 100 km rispetto al comune di residenza o 50 km se si vive in una località montana o disagiata, possono detrarre, dalla propria dichiarazione dei redditi fino a un massimo di 2.633 euro l’anno, la detrazione fiscale prevista è del 19%, un importo che è inadeguato e non fa i conti con questa emergenza ed è datato nel tempo. Di fatto si recuperano solo 500,00 euro: nemmeno un mese di affitto per una stanza.
“Una inezia – commenta Venditti – tenuto poi conto delle altre spese condominiali, delle utenze e il deposito cauzionale. Il Forum Famiglie Calabria fa appello ai parlamentari calabresi, affinchè all’interno della Legge di Bilancio si possa prevedere almeno di quadruplicare questa soglia oppure trasformarla da detraibile a deducibile. La stessa cosa, – conclude il Forum – deve valere, senza fare ricorso all’Isee, per la detrazione/deduzione per chi lavora fuori dalla regione ed è costretto a pagare affitti elevati. E’ una misura a presa rapida che può dare un beneficio alle famiglie”.