“Il 20 marzo 2019 la Corte di Cassazione annullo’ l’obbligo di dimora a carico dell’ex Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, riscontrando come dagli atti della inchiesta condotta dalla DDA di Catanzaro, emergesse un “chiaro pregiudizio accusatorio” nei confronti dell’esponente politico colpito dal provvedimento. Oggi, a distanza di quattro anni e a dispetto della fragilità dell’impianto accusatorio di quella ordinanza ai danni di Oliviero, indifferente ai severi moniti della Cassazione, la DDA di Catanzaro ritorna ancora una volta sull’ex presidente della Regione, associando il suo nome e quello di altri politici eletti a quello di esponenti delle cosche ndranghetiste del crotonese.
L’Associazione Riforma Giustizia – dichiara in una nota – esprime la propria piena solidarietà nei confronti di un cittadino e di un politico mai condannato, che ha raccolto democraticamente il consenso di decine di migliaia di calabresi e che, secondo la nostra Costituzione, e contrariamente a quanto sostiene nelle proprie conferenze stampa il Procuratore Gratteri, è tutelato nella propria onorabilità da una piena e intangibile presunzione di innocenza”.