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CORAP, i sindacati: “Regione Calabria manifesti proprie intenzioni sul futuro dei dipendenti”

“Ormai risulta indispensabile un urgente incontro con le OO.SS. al fine di capire come la Regione Calabria, nel quadro della procedura di LCA avviata sotto l’egida dell’art. 15, c. 1 e 5-bis, del D.L. n. 98/2011, intende collocare i suoi dipendenti e le funzioni strumentali in capo al Consorzio.

Questo è l’ennesimo invito da parte delle OO.SS. che, ad oggi, non sono state ricevute né dall’Assessore al ramo né dal Presidente, nonostante le numerose richieste, l’ultima in ordine di tempo del 12/10/2022 alla quale risponde solo il Commissario Liquidatore rinviando l’incontro a data da definire.

Risulta quindi palese il disconoscimento del confronto con le parti sociali.
Attualmente l’Ente è in Liquidazione Coatta Amministrativa, svolgendo la gestione in esercizio provvisorio ed in continuità di tutte le importanti funzioni ambientali ed urbanistiche.

Nell’esecuzione della procedura liquidatoria, in data 30/09/2022 è stato depositato lo stato passivo, successivamente modificato in data 28/10/2022, al fine di accogliere alcune osservazioni e rettificato in data 31/10/2022 per consolidare, ad inizio dicembre, l’efficacia dello stato passivo.

Ora, se la procedura di LCA procede, a cura del Commissario, nella sua esecutività formale, non è procrastinabile il confronto per il trasferimento delle funzioni e dei dipendenti in modo da garantire la continuità lavorativa e la prosecuzione dei servizi in un Ente di cui la Regione determinerà l’istituzione.

I dipendenti, già dal 2019 sono allo stremo a causa dei diversi ed i contraddittori effetti delle molteplici scelte regionali, non si può più lavorare in queste condizioni, c’è bisogno di una decisione e di una programmazione.

Oggi si pretende chiarezza da parte della Regione Calabria, in questi gironi il management aziendale è impegnato lavorando a stretto contatto con la Regione Calabria per definire “il dopo Corap”, tutto ciò, in mancanza di un sereno confronto con le parti sociali, anche attraverso tavoli istituzionali alla presenza delle OO.SS. Tale situazione genera molta confusione e preoccupazione da parte dei dipendenti che temono, tra l’altro, che tutto venga gestito non in modo corretto e meritocratico ma con favoritismi e clientele.
Inoltre, a tutto ciò aggiungiamo che il protrarsi della gestione in continuità e nei termini dell’esercizio provvisorio, rischia di gravare sulla realizzazione dell’attivo della procedura, appesantendo le spese della gestione in continuità.

Si precisa che ad oggi i dipendenti sono solo 76 e che per loro sono previste le tutele dell’articolo 51 del CCNL Ficei 2022-2024 in materia di mobilità dei lavoratori e riordini aziendali e dallo stesso art. 15, c. 1, del D.L. n. 98/2011 convertito dalla Legge 15 luglio 2021 n. 111. Norme e procedure che, a stato passivo oramai depositato, devono essere solo avviate a tutela dei dipendenti.

Consapevoli dell’importanza delle funzioni svolte dal Corap e sicuri che è intenzione di questo governo Regionale porre fine alla situazione di incertezza, in cui ormai da anni lavorano i dipendenti del Corap, restiamo in attesa che la Regione Calabria attivi, con urgenza, un tavolo di confronto istituzionale sulla vertenza Corap”.

E’ quanto si legge in una nota dei segretari generali Alessandra Baldari (Fp Cgil Calabria), Luciana Giordano (Cisl Fp Calabria) e Antonio Bartoletti (Uil Fpl Calabria).

 

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