“Le risorse del PNRR rappresentano per il Sud e per la Calabria probabilmente l’ultima occasione per recuperare il divario con il Nord del Paese e dell’Europa e offrire una concreta possibilità di sviluppo alla Regione e ai suoi giovani. La destra, in Italia e in Europa, non ha mai votato a favore del PNRR: non possiamo che essere preoccupati della possibilità che si possa interrompere il sentiero virtuoso della ripresa. Questo significherebbe rubare il futuro all’Italia, soprattutto alle giovani generazioni, aumentare il divario nelle tante diseguaglianze. Non possiamo permetterci errori: per questo devono essere coinvolte tutte le istituzioni proposte, dagli Enti locali alle Università”. E’ quanto afferma Giusy Iemma, candidata del Partito democratico alla Camera nel collegio uninominale Calabria Centro.
“Per tale motivo occorre una programmazione seria, condivisa e in grado di avere concrete ricadute sul territorio – afferma ancora Iemma -. Non dobbiamo ripetere gli errori compiuti con l’utilizzo della spesa dei fondi comunitari.
La Carta di Taranto-Manifesto per il Sud e per le isole, presentata dal segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, a Taranto nei giorni ci ricorda chiaramente che il Pnrr “è la più grande occasione di ricostruzione, speranza e modernizzazione del Paese dalla fine della seconda guerra mondiale”.
“La realizzazione del Pnrr sarà un passaggio fondamentale per il futuro del nostro paese. E quanto parliamo di sviluppo – spiega ancora – parliamo anche di benessere. Della creazione di condizioni e miglioramento della qualità della vita, di opportunità di lavoro che trattengono i nostri giovani invece, frenando la dolorosa migrazione che ha segnato gli ultimi decenni”.
“Puntare sulla creazione di “ambienti” di vita che permettano di coniugare la produttività con il benessere, con la vita a misura d’uomo sfruttando le tecnologie, l’innovazione, proprio come la pandemia ci ha insegnato, e come ci suggerisce il PNNR con la misura relativa a Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo. Da qui l’obiettivo di investire sui centri storici, non solo dei borghi che costituiscono l’ossatura dell’entroterra calabrese, ma anche delle città, come Catanzaro. Il centro storico di una città è la testimonianza artistica e ambientale delle formazione più antica del territorio comunale ancora esistente.
Un luogo prezioso non solo per i turisti, ma soprattutto per i suoi abitanti – conclude Iemma -. Le nostre città e i nostri borghi hanno le potenzialità di trasformare la riqualificazione dei centri storici, anche grazie ai fondi del PNRR, in occasioni da sfruttare per recuperare, salvaguardare e tutelare i nuclei storici, elementi fondamentali, non solo per la conservazione, ma anche per la valorizzazione dell’intero patrimonio culturale, sociale ed economico del nostro territorio”.