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Fisascat Cisl Calabria, Lo Papa: “La rapina di Reggio riapre la discussione su vigilanza privata e maggiori tutele”

«Soltanto pochi giorni fa avevamo chiesto, nuovamente, con forza, a livello nazionale il rinnovo contrattuale per il settore della Vigilanza Privata, e la discussione di punti ormai imprescindibili che tenessero conto del rischio a cui sono esposti i lavoratori, ancora di più in territori come la Calabria e ancora di più nell’area di Reggio, in cui la presenza criminale è tangibile. Oggi ci ritroviamo a dovere leggere della rapina ad un portavalori della Sicurtransport e dell’aggressione a due guardie giurate». Fortunato Lo Papa, segretario generale della Fisascat Cisl Calabria, nonché Reggente della Fisascat Cisl di Reggio, commenta così l’episodio avvenuto stamani nella Città dello Stretto.

«Nell’esprimere la massima solidarietà ai due lavoratori e alla categoria, non posso non ricordare che da sei anni stiamo trattando con le associazioni datoriali affinché ci sia un rinnovo del contratto. Poco tempo fa abbiamo fatto una manifestazione regionale e a breve torneremo con altri tipi di iniziative a battere su questo tasto. Le lavoratrici e i lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari – sottolinea Lo Papa – non hanno salari aggiornati da anni, tutto questo mentre l’inflazione ha toccato i massimi storici e i livelli di sicurezza in Calabria sono calati, con una corposa ripresa di atti intimidatori, rapine e violenza».

«Stipendi da fame, insomma, a fronte di un lavoro di responsabilità nelle cui mani viene messa la propria sicurezza e quella degli altri. Ecco perché chiediamo che venga riaperta la discussione e che si stringano i tempi per il rinnovo di un contratto che tenga conto di tutti questi aspetti», continua il segretario che però molto si aspetta anche dal ministero dell’Interno in termini di un aumento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio.

«Una rapina in pieno giorno, nel centro di una grande città, non è da sottovalutare. Chi si occupa di vigilanza privata non può essere lasciato solo, c’è bisogno di una rete di supporto a salvaguardia dell’intera comunità, oltre che dei lavoratori, per andare a contrastare l’aumento dei casi di violenza che si stanno verificando. È stata un’estate difficile, in cui la criminalità organizzata ha tenuto a marcare il territorio. Ci auguriamo un cambio di registro e ci auguriamo di potere contribuire anche noi accompagnando i lavoratori da un punto di vista sindacale verso tutele e certezze all’altezza del lavoro che svolgono».

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