“Esprimo massimo sostegno e piena condivisione circa la decisione assunta dal Presidente della Regione Calabria nonché commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto, di siglare un accordo tra la Regione Calabria e la cooperativa Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos per l’arrivo, nel prossimo mese di settembre, di un gruppo di professionisti cubani che lavoreranno a servizio delle Aziende Sanitarie Provinciali. Un accordo che durerà due anni e prevede l’arrivo in Calabria di un massimo di 497 unità. Ovviamente, si tratta di un’intesa emergenziale, dettata dalle impellenti necessità di rispondere alla legittima domanda dei calabresi di cura e assistenza, che non rappresenta certamente la soluzione definitiva e ideale per far fronte alle esigenze della sanità calabrese. Ci auguriamo, difatti, che il prossimo governo possa intervenire celermente per semplificare il quadro normativo e permettere nuove e cospicue assunzioni. La Calabria, come evidenziato dal Presidente Occhiuto, in questo momento non ha un problema di deficit, potrebbe assumere subito fino a 2mila medici, ma ha le mani legate, a causa delle grandi difficoltà burocratiche ancora oggi persistenti in Italia”.
È quanto dichiara, in una nota, Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia.
“Ritengo che le polemiche di questi giorni, sollevate soprattutto dai sindacati dei medici, siano strumentali e non consone a quella che è la situazione contingente che ha determinato la scelta del Presidente Occhiuto. Una decisione saggia e responsabile, che tiene conto di reali opportunità e non di astratte soluzioni. Purtroppo, allo stato odierno, oltre 500 medici specializzandi, con un know-how di conoscenze già integrate nel Servizio Sanitario Nazionale, non possono essere tutti assunti dalle nostre strutture: solo pochi di loro, difatti, possono essere reclutati, nonostante la forte volontà istituzionale fin qui ampiamente dimostrata. Giova ricordare, a tal proposito, quanto fatto dalla Regione in questo senso. Nei mesi scorsi, grazie ad accordi specifici con le Università di Catanzaro, di Messina e di Roma Tor Vergata, la Regione – spiega Straface – ha assunto decine di medici specializzandi del terzo, quarto e quinto anno, ma le maglie abbastanza strette della legislazione vigente non permettono di sopperire solo con questi innesti alla carenza di personale dei nostri ospedali. Il decreto Calabria (art. 1, c. 547 ess., I. 145/2018) dà l’opportunità di coinvolgere i giovani, ma il successivo accordo quadro, emanato con D.I. n. 1276 del 10.12.2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 20.04.2022, disegna la cornice all’interno della quale le Regioni possono operare. In particolare, gli specializzandi possono essere assunti a partire dal terzo anno solo ed esclusivamente nei presidi sanitari che risultano accreditati come strutture formative collegate per le diverse Scuole di Specializzazione. Inoltre, bisogna rispettare il vincolo disciplinare d’interesse: ad esempio, chi è iscritto alla scuola di igiene deve essere assunto da un Dipartimento di prevenzione, non può trovare impiego nei pronto soccorso o in altri reparti. Pertanto, in attesa di risolvere, col prossimo governo, le attuali pastoie burocratiche, tale accordo di cooperazione si rivela più che efficace e opportuno e conferma, per l’ennesima volta, l’attenzione della Regione in materia di sanità”.