Turno di riposo per i campionati di Serie B e C e l‘occasione è propizia per fare il punto della situazione con il direttore sportivo della Tonno Callipo, Peppe Defina. Da sempre con i colori giallorossi tatuati addosso, l’attuale ds ha praticamente camminato a braccetto con la società del presidente Pippo Callipo da ormai oltre trent’anni di onorata attività. Storico team manager Defina, da due anni è stato promosso sul campo, per evidenti meriti e capacità tecniche, nel ruolo strettamente operativo di direttore sportivo. Di fatto con la collaborazione di Piccioni, Boschini ed il fratello Francesco ha messo su tre squadre, appunto la B maschile, la B2 femminile e la C maschile. Se, dunque, dopo i fasti della serie A su e giù per l’Italia, Defina pensava di vedere ridotti gli impegni, e beh non è propriamente così, anzi può ben dirsi che gli stessi sono ovviamente triplicati. Si prenda ad esempio sabato scorso: fisicamente ha seguito la C maschile nella decisiva partita col Praia per accedere alla Final Four, ma i suoi occhi si dividevano sullo smartphone tra la trasferta di Palermo della Serie B maschile ed il PalaValentia per il match contro Gioiosa della B2 femminile.
Allora Peppe, partiamo dalla Serie B: perché così tante difficoltà nelle gare fuori casa per la squadra di Piccioni?
“Penso sia una questione mentale: in casa abbiamo un atteggiamento ed una cattiveria diverse da quelle che mostriamo lontano dal PalaValentia. Ritengo poco credibile che incida il fatto dei palazzetti che non conosciamo, piuttosto sono convinto che sia soltanto una problematica di voglia e di voler fare ed imporre il proprio gioco. In casa siamo più determinati al contrario in trasferta siamo più morbidi. Questo discorso deve valere come monito, in quanto pur restando un ottimo campionato quello disputato finora, purtroppo fuori casa contiamo qualche sconfitta di troppo, per cui è auspicabile che questa tendenza cambi.”
Ma come si allena questa necessità di maggiore ‘cattiveria’?
“Tutto deve partire dalla voglia dei ragazzi. Il grande Velasco dice che ‘gli occhi di tigre’ devono venir fuori da sé, per cui ritengo che ogni giocatore debba trovare al suo interno la voglia e lo stimolo a fare bene. L’allenatore ovviamente è importante negli allenamenti, in partita, nella gestione quotidiana, ma poi è il giocatore chiamato a rispondere positivamente agli input dello staff tecnico sia durante la settimana di lavoro, che nella conclusione dello stesso ovvero la partita di campionato. Ho sempre detto ai ragazzi che ogni situazione di gioco fatta in una certa maniera in allenamento, si ripresenta poi puntualmente in partita. Per cui praticamente ogni palla vale come se fosse l’ultima di ogni partita e richiede sempre il massimo impegno. Ho quindi sottolineato che questo è il concetto che ci deve fare andare avanti: cioè considerare che un pallone fa fare la differenza e quindi non si vuole e non si deve perdere quel pallone.”
Nel complesso 17 punti in 14 gare: si è linea o si poteva fare qualcosa in più?
“Bisogna guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, nel senso che abbiamo sempre detto come quella attuale sia una squadra diversa dall’anno scorso, con tanti cambiamenti. Certo c’è più di un rammarico per qualche trasferta che poteva avere un epilogo diverso: è giusto dire che qualche punto fuori casa ci stava, fermo restando che abbiamo anche perso su campi molto difficili, ma sicuramente in altri poteva arrivare un risultato che non fosse la sconfitta.”
Nella rosa di prima squadra ci sono molti under 19, ciò conferma la linea della Tonno Callipo che è quella di dare spazio ai giovani?
“Assolutamente sì: la squadra di Serie B in questi anni ha sempre avuto l’obiettivo di far crescere gli under 19 per poi trovarceli nel relativo torneo di categoria. Quest’anno abbiamo allargato alla presenza di qualche over in più in alcuni ruoli che l’anno scorso non erano molto coperti. L’intento comunque è di voler fare il torneo under 19 con l’aggiunta di qualche under 17 presenti in Serie C. La crescita dei ragazzi è visibile, ben supportati appunto dai vari over di quest’anno”.
In Serie C invece, la Tonno Callipo ha 26 punti, a -15 dalla capolista Taurianova. Sgombriamo il campo subito però e diciamo che l’obiettivo non è la vittoria del torneo, così come è accaduto inaspettatamente l’anno scorso. Qui avete rinnovato di più?
“Sì, è stato un ricambio dovuto alla partenza di alcuni ragazzi promettenti con cui avevamo vinto il torneo. Quest’anno ci ritroviamo con tutti ragazzi del 2008, un 2009 e un 2006 (Cariello): alcuni provenienti dalla Sicilia, uno anche dalla Toscana (Buttarini) ed ovviamente altri ragazzi calabresi. Con tutti loro stiamo facendo un percorso simile allo scorso anno: il torneo di Serie C si conferma di livello, soprattutto per quella che è la nostra under 17, ed i ragazzi stanno dimostrando di avere stoffa. La stessa gara di Coppa Calabria di sabato scorso a Praia ne è eloquente riprova: i nostri ragazzi se la sono giocata alla pari contro quella che era la vice capolista, appunto Praia. Ritengo che si debba fare un applauso enorme a tutti i ragazzi, anche perché hanno avuto la possibilità di chiuderla al tie break quando eravamo 14-12 per noi, ed invece abbiamo peccato ingenuamente su un paio di palloni, ed è venuta fuori l’esperienza di Praia che ha chiuso 18-16.”
Resta un pizzico di rammarico per questa uscita, sol se si pensa che l’anno scorso i ragazzi arrivarono alla finalissima di Coppa Calabria…
“Effettivamente avremmo voluto ripercorrere quel cammino, però ogni anno fa storia a sé e va bene così. Ci siamo andati vicini ma è stato comunque un buon viatico per fare esperienza, questa era una tappa importante per la loro crescita. In definitiva col presidente Pippo Callipo ed il vice presidente Filippo Maria Callipo si sta procedendo ciclicamente su questo tipo di scelte giovani, per cui siamo tutti soddisfatti e proseguiamo così.”
Un flash anche sulla femminile di B2: primo posto in campionato e Final Four di Coppa Italia conquistata. Si stanno rispettando gli obiettivi?
“Certo, previsioni attualmente rispettate. Abbiamo vissuto un mese di gennaio e metà febbraio abbastanza intensi perché abbiamo giocato tante gare. Adesso ci aspetta la Final Four il 18-19 aprile, in sede ancora da definire. La squadra di Boschini risponde alla grande, certo non è ancora finita poiché c’è ancora quasi tutto il girone di ritorno. Ci aspettano trasferte toste come quelle di Mascalucia e Siracusa, specie quest’ultima penso sarà lo spartiacque decisivo. Avremo anche lo scontro con Volley Valley ma sarà all’ultima giornata, per cui potrebbe non influenzare quella che sarà la classifica finale.”
Insomma antenne dritte contro tutti, prova ne sia anche quel terzo set, alquanto impegnativo, con Gioiosa sabato scorso…
“Esattamente, e lo ha dimostrato pure la gara di Capo d’Orlando contro il Cus che ha vinto 3-0. Mentre noi l’altra domenica abbiamo sudato molto e vinto 3-2, ma onestamente abbiamo rischiato anche di perderla e magari senza recriminare nulla. L’ho detto alle ragazze che sono stati due punti guadagnati. Ciò dimostra che sarà difficile giocare contro Orlandina. Ed anche la gara contro Gioiosa è eloquente su questo discorso di massima attenzione da parte nostra. Pur non essendo presente, ho cercato di sbirciare sia la B maschile che la B2 femminile. Contro un Gioiosa così giovane può capitare di pensare che sia una partita facile, ma il campo detto il contrario, per merito delle reggine. Alla fine però siamo stati bravi, soprattutto con Benedetta Rizzo che ha fatto pesare la sua esperienza nelle conclusioni. Il concetto da sottolineare è che non dobbiamo mai accontentarci né cullarci sugli allori, ma capire che in tutte le partite ci possono essere difficoltà. In rosa abbiamo giocatrici importanti che sanno risolvere situazioni delicate, ma bisogna sempre stare con la spia rossa accesa in modo tale – conclude Defina – che possiamo poi correggere in settimana ciò che non è andato in partita.”