Si è svolta a Soriano la dieci giorni della terza edizione Calabrese per il progetto di residenze a cura della piattaforma di ricerca In-Ruins, tra archeologia e arte contemporanea.
Cosa ci raccontano le rovine? In che modo noi contemporanei possiamo ascoltarne e reinterpretarne le storie? Quali ipotesi di dialogo possono instaurarsi tra la nostra cultura digitale, frammentaria, e i reperti “sacri”, a loro volta lacunosi, disarticolati, provenienti da un passato intoccabile? Sono alcune delle questioni aperte da In-ruins, piattaforma di ricerca fondata nel 2018, che ha proposto la terza edizione del suo progetto di residenze d’arte incentrate sulla densissima stratificazione archeologica della Calabria. Dopo il Parco Archeologico di Scolacium, a Roccelletta di Borgia, ed il Castello di Squillace, questa volta gli artisti hanno potuto attraversare le suggestioni e le ispirazioni del borgo di Soriano Calabro. I luoghi prescelti per le attività sono stati il complesso architettonico del San Domenico distrutto dal terremoto del 1783 ed il Museo dei Marmi. Tra gli ospiti di questa edizione, invitati a seguito di una open call, gli artisti Alice Pedroletti, Gianmarco Porru, Armando Perna, SV Randall (New York), Selma Boskailo (Bosnia) Anders Ehlin (Svezia) che hanno organizzato, insieme ai curatori Nicola Guastamacchia e Maria Luigia Gioffrè le istallazioni e la presentazione di studio d’artista.
I lavori di ricerca sono stati illustrati nella sala consiliare del comune di Soriano alla presenza di numerosi studenti del liceo scientifico Machiavelli di Soriano ed una rappresentanza del corso serale per adulti dell’Istituto Piria di Rosarno. La conferenza si è aperta con il saluto la dottoressa Maria Luzza ed il dott. Ennio Aiello della Commissione Straordinaria in seno al comune, i quali hanno espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto dagli artisti nei dieci giorni di residenza, sottolineando l’importanza della costruzione di percorsi culturali all’interno di un borgo ricco di storia come Soriano grazie alla collaborazione delle istituzioni presenti sul territorio. A seguire, la direttrice del Polo Museale, Mariangela Preta, ha inteso ringraziare gli organizzatori per aver scelto Soriano Calabro per lo svolgimento di questo importante progetto ed i commissari per il continuo supporto alle attività culturali del Museo ed ha spiegato come questo percorso va ad integrare l’immenso patrimonio culturale di Soriano che è ormai meta di numerosi visitatori; infine, Maria Luigia Gioffrè curatrice del Progetto In Ruins, ha illustrato come il progetto vuole svelare nuovi modi di guardare l’archeologia, invitando artisti e professionisti della cultura a collaborare all’interno di un quadro interdisciplinare, favorendo lo scambio orizzontale e le connessioni tra discipline e ide. Luoghi altrimenti immobili e soffocati dalla loro stessa storia, divengono così cuore di esperienze vive di convivenza, condivisione di spazi e generazione di processi artistici radicati nel presente. Alla fine della Conferenza i partecipanti sono stati guidati dagli stessi artisti alla scoperta dei lavori istallati all’interno dei ruderi del San Domenico e presso il MuMar museo dei marmi spiegando la fonte di ispirazione che ha portato alla realizzazione dell’opera stessa.