In occasione del 50ESIMO anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace un fitto calendario di eventi promosso dalle associazioni e patrocinato dalla Città Metropolitana vedrà la valorizzazione delle eccellenze locali in uno stretto dialogo con importanti interlocutori. Da luglio a settembre verrà rilanciata la cultura nelle sue diverse forme grazie a una serie di eventi.
Giorno 22 luglio l’ODV Centro Antiviolenza Margherita tramite la Presidente Dottoressa Tiziana Iaria e l’Associazione San Camillo Onlus del gruppo AziendeItalia in collaborazione con il Centro Studi Federico Caffè e con l’Associazione “Jaques De Molay ONLUS” organizzeranno per tale occasione un salotto culturale dal titolo “Giulia come i Bronzi” presso il Chiostro della Chiesa di San Giorgio al Corso. L’evento sarà patrocinato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria
Reggio Calabria potrebbe aver nascosto per diversi secoli, nel proprio sottosuolo, un reperto storico di straordinaria importanza. Durante gli scavi effettuati presso la centralissima piazza Garibaldi, è stata ritrovata una tomba risalente alla Roma imperiale, manufatto che ricorda decisamente un importante mausoleo funebre dell’epoca. E se fosse (FORSE) la tomba di Giulia, figlia di Ottaviano Augusto il primo imperatore di Roma mandata in esilio a Reggio Calabria e morta in riva allo Stretto.. A chiederselo è l’archeologo e docente universitario Daniele Castrizio che terrà il dibattito con il Professore e Sovraintendente ai beni Culturali della Magna Grecia Giacomo Oliva affrontando il confronto dell’importanza di tale opera con i Bronzi. Nel dibattito interverrà la giornalista Emilia Condarelli Presidente Consulta Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Giulia è passata alla storia come uno dei personaggi più affascinanti dei tempi dell’antica Roma, figlia dell’imperatore Augusto e della sua prima moglie Scribonia e moglie di Agrippa. Si dice fosse bellissima e musa di poeti, ma condannata come adultera e come congiurata contro il suo stesso padre. Ora se ne conosce anche il volto grazie ad un recentissimo ritrovamento: a Fiumicino, durante i lavori di scavo di un’antica villa romana, è riaffiorato quello che potrebbe essere il suo ritratto in marmo.
I Bronzi ritrovati sulla spiaggia di Riace nel 1972 , probabilmente parte di un complesso gruppo di sculture bronzee e entrati nell’immaginario collettivo aprendo nuovi e inediti scenari nello studio della Magna Grecia: che fossero eroi leggendari? Oppure guerrieri? Tuttora avvolti dal mistero, i Bronzi di Riace sono diventati grazie alla loro perfezione scultorea il simbolo della Calabria nel mondo, guadagnando una recente candidatura a bene UNESCO.
A tali opere di elevata attrazione turistica viene associato per l’appunto il ritrovamento delle scavo a piazza Garibaldi. La tomba di Giulia sarebbe un sito attrattivo tanto quanto le due famose statue? “I Bronzi di Riace hanno un’attrazione maggiore, chiunque li vede resta senza fiato, ma sarebbe il caso di creare un associazione tra le due scoperte del suolo Reggino.
Del passaggio di Giulia e di personaggi a lei legati rimane traccia anche al MArRC in una epigrafe funeraria di un reperto appartenente alla famiglia imperiale conservata nel livello D dell’ esposizione permanente.
Con la partecipazione dell’assessore Tilde Minasi e della Presidente Confapi Donne Susanna Quattrone.