“L'accondiscendenza partorisce amici, la verità odio” - Marco Tullio Cicerone
HomeAgoràAgorà CosenzaComune di Cassano All'Ionio: tutto pronto in città per la celebrazione della...

Comune di Cassano All’Ionio: tutto pronto in città per la celebrazione della Festività del Santissimo Crocifisso

È tutto pronto in città per la Festività del Santissimo Crocifisso Santo Patrono della Città di Cassano e alla cui effige la comunità è profondamente legata che, come da tradizione, si celebra il primo venerdì di marzo e che quest’anno cadrà proprio il primo giorno del mese.

Ad organizzare la festività civile sarà il Comune di Cassano con l’Associazione “Città del Santissimo Crocifisso” e la collaborazione della Pro loco “Sibari Magna Grecia”.

«Ai solenni festeggiamenti del primo marzo – ha spiegato il sindaco Giovanni Papasso – parteciperanno i Sindaci e le delegazioni dell’Associazione delle “Città del Santissimo CrocIfisso”, comprendenti realtà territoriali di varie regioni d’Italia accomunate dalla fede nel Santissimo Crocifisso e alla quale il Comune di Cassano All’Ionio ha aderito sotto la mia amministrazione nel novembre del 2013».

Varato, dunque, anche il programma ufficiale. La Città di Cassano All’Ionio accoglierà le delegazioni dei Comuni aderenti all’Associazione “Città del Santissimo Crocifisso”. L’arrivo delle stesse, presso il Palazzo Municipale, è previsto per le ore 17.00. Per le 17.30 è prevista la partenza del corteo civico che si snoderà dal Municipio fino alla Basilica Minore Cattedrale “Santa Maria del Lauro” per assistere al solenne Pontificale presieduto da S.E. Rev.ma Mons. Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano All’Ionio e Vice Presidente CEI. «Alla fine della Santa Messa – ha concluso il sindaco Papasso – come da tradizione ci sarà anche un momento molto significativo e sentito dall’intera comunità: la lettura e il rinnovo del voto dei cassanesi al Crocifisso». Una scelta sancita con voto formale e solenne il 5 marzo del 1943, in segno di protezione durante la Seconda guerra mondiale, sotto l’Episcopato di Monsignor Raffaele Barbieri, con un atto pubblico e con la messa a dimora di una lapide ricordo in Cattedrale, posta sull’arco della scala d’accesso al Succorpo.

Articoli Correlati