Si avvia a conclusione, a Corigliano-Rossano, “La città dei luoghi, il festival dell’appartenenza” dove, tra letteratura e musica, si discute ancora di concetti e idee di particolare importanza a partire da un sentimento di appartenenza che non deve diventare mai segnale di chiusura nei confronti degli altri, per quanto radicato sia in una tradizione, una cultura e un luogo: un’iniziativa non a caso fortemente voluta e promossa da un Comune nato dalla fusione di due paesi nella convinzione che la propria identità si possa affermare per addizione -che è sempre un arricchimento- piuttosto che per sottrazione -che è sempre un impoverimento-.
Con la consulenza artistica di Peppe Voltarelli e il coordinamento di Squilibri, la rassegna chiude l’11 settembre, alle 20,30, in piazza Giovanni Paolo II, con Sara Sanzi (giornalista e autore di Rai Radio3), Davide Toffolo, dei Tre Allegri Ragazzi Morti, e il concerto di Erica Mou.
Affermato musicista e frontman del gruppo rock Tre allegri ragazzi morti, Davide Toffolo è stato uno degli autori che ha contribuito a rivoluzionare il fumetto italiano tra gli anni Novanta e Duemila, nel segno di una continua dislocazione di identità e appartenenze: motivi che in qualche modo si ritrovano alla base della sua decisione di mostrarsi in pubblico, da sempre, con una maschera. A condurre la discussione su identità mascherate o anche camuffate dietro una patina di cosmopolitismo, Sara Sanzi, giornalista e autore di Rai Radio3, conduttrice di Expat, la trasmissione dedicata alle nuove forme di migrazioni di italiani all’estero che sono anche racconti di sentimenti di appartenenza trapiantati altrove. A seguire il concerto di Erica Mou che, nata e cresciuta in Puglia, vive ora a Londra dove ha trovato forse il contesto più appropriato alla sua vena artistica con una forte impronta cosmopolita. Con all’attivo oltre settecento concerti in Italia e all’estero, Erica Mou ha pubblicato sei album in studio, con lusinghieri riscontri di pubblico e di critica. Laureatasi in Lettere con una tesi di laurea su Calvino autore di canzoni, è anche al suo esordio come scrittrice con il romanzo Nel mare c’è la sete, vincitore del Premio Lettori al Festival Lugnano e già alla seconda ristampa: motivi sufficienti a indicare perché i suoi concerti siano spesso un intreccio tra musica e lettere, avendo alle spalle numerose esperienze in questo campo tra le quali il recital Fate l’amore, omaggio alla poetessa Alda Merini,
Nel corso della serata, all’insegna dei rapporti tra arte e musica, il live painting di Luisa Corcione, straordinaria artista crossover partenopea, impegnata sia nel mondo del teatro che in quello della pittura con lusinghieri riscontri in entrambi i campi avendo vinto, tra l’altro, il Premio Fringe Festival per la drammaturgia e il Premio Fersen per l’innovazione e la ricerca.
Non sono da escludere incursioni a sorpresa dello stesso Peppe Voltarelli, chiamato a dirigere un festival in qualche modo ritagliato addosso alle sue stesse traiettorie di vita e di arte in quanto autore fortemente radicato su un luogo e una cultura ma con una proiezione ed apertura al mondo.