“Welfare aziendale e marketing territoriale: le nuove leve per lo sviluppo”. E’ la ricetta che i Giovani di Confindustria hanno rilanciato nel corso dell’incontro “Quale Impresa Cafe'”, promosso dalla rivista nazionale dei giovani industriali diretta da Alfredo Citrigno, in collaborazione con i Giovani di Unindustria Calabria e di Confindustria Cosenza. All’iniziativa, svoltasi nel castello ducale di Corigliano, hanno partecipato il presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano, i presidenti di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, dei Giovani Imprenditori calabresi Umberto Barreca e dei Giovani di Confindustria Cosenza, Roberto Rugna. Presente anche il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli.
“L’obiettivo e’ quello di valorizzare la nostra Calabria – ha detto il direttore di “Quale Impresa” Alfredo Citrigno – i nostri territori, che sono fantastici e bisogna farli conoscere attraverso una comunicazione positiva”. “Il messaggio, come sempre, – ha sostenuto Riccardo di Stefano, presidente Giovani Imprenditori Confindustria – e’ di cauto ottimismo e richiesta di grande attenzione civile perche’ viviamo un momento politico complesso con un Governo che ha bisogno di stabilita’ e delle riforme legate al Pnrr e non da portare a casa nel miglior modo e nel minor tempo possibile”. Per il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara “il piu’ importante investimento che possa essere fatto sul futuro da parte di un territorio e’ quello di investire sui propri giovani. Nel piano industriale che presenteremo tra qualche settimana alla Regione, a riguardo dell’utilizzazione della programmazione comunitaria – ha aggiunto – credo che si debba stimolare molto quella imprenditorialita’ latente presente nei giovani calabresi”.
“Incentivare il southworking con regole certe e chiare – ha sostenuto Umberto Barreca – potrebbe essere una forma “gratuita” di welfare aziendale. E’ uno strumento utile a ridurre il divario economico, sociale e territoriale nel Paese, ed e’ in grado di migliorare la qualita’ della vita di lavoratori, aziende e territori”. “Riteniamo fondamentale il ruolo dell’impresa – ha detto Roberto Rugna – e soprattutto della persona che deve essere al centro di questo sviluppo”.