Facendo seguito agli esiti della Commissione Cultura del Comune di Cosenza, presieduta da Domenico Frammartino, all’interno della quale sono stati accesi i riflettori sulla crisi della cultura e del teatro che ha indotto il regista Eduardo Tarsia ad annunciare la chiusura del suo teatro “Officina delle Arti” nel cuore del Centro Storico di Cosenza, Fabio Gallo, ha inserito l’Officina delle Arti nell’Ecosistema Digitale della Cultura MetaversoCOSENZA.IT. Sabato 18 giugno Fabio Gallo, delegato del Comune di Cosenza all’Ecosistema Digitale della Cultura e alla Programmazione del Teatro A. Rendano, ha deciso di compiere il primo concreto passo a sostegno dell’Officina delle Arti disponendone la digitalizzazione avvenuta grazie alle professionalità del Centro di Alta Competenza Connessioni.
“Da oggi – ha affermato Fabio Gallo – sarà possibile visualizzare il teatro “Officina delle Arti” perché tutti possano comprendere che nella Città definita “Atene della Calabria” i teatri, l’arte e la cultura in genere sono sacrosanti e non possono chiudere.”
“Se mai – continua Fabio Gallo – bisognerebbe aprirne altri. Noi abbiamo fatto il primo importante passo perché l’Amministrazione possa procedere con quanto promesso ad Eduardo Tarsia al fine di salvare il teatro, offrendo l’opportunità a tanti che necessitano di avere un palcoscenico, di averne uno davvero speciale che non è solo quello di un teatro ma di un vero e proprio “museo” del teatro.”
“Propongo – conclude Fabio Gallo – al Presidente della Commissione Cultura Domenico Frammartino e al Sindaco di Cosenza Franz Caruso di attivare tutte le pratiche necessarie perché l’Officina delle Arti sia presto riconosciuta a livello regionale come Museo del Teatro”.
Nel corso dei lavori di digitalizzazione il Presidente della Commissione Cultura Domenico Frammartino si è recato a far visita al teatro, manifestando il suo impegno perché il Comune possa attivarsi già nei prossimi giorni a sostegno del teatro. Presenti l’Ingegnere Mario Timpano e la Coordinatrice del Centro di Alta Competenza Eleonora Cafiero.