“Fai da Tech”, il progetto di artigianato digitale dell’associazione “New Help”, era stato inizialmente concepito per un numero di sette partecipanti. In corso d’opera, i partecipanti sono diventati diciotto: un bel risultato per l’ideatore del progetto stesso, Mario Rizzo, ma anche per i partner che l’hanno sostenuto, come l’associazione “Ave-Ama” e l’APS “Oikos”, che hanno messo a disposizione le loro sedi e gli operatori volontari.
A tutti loro, ed in particolare alla presidente di “Ave-Ama” Ninetta Cristallo, alla tutor volontaria Annarita Magro, ai formatori Alessandro Corrado e Ambra Pugliese, ed ai ragazzi del Servizio Civile, Mario Rizzo ha espresso un particolare ringraziamento in occasione della cerimonia di consegna degli attestati, che ha avuto luogo nella sede operativa gestita da Oikos, a Roccelletta di Borgia, il 10 giugno scorso.
“E’ un progetto che è andato avanti, e con grande successo, grazie alla collaborazione di tutti – ha dichiarato Mario Rizzo – L’obiettivo che si voleva raggiungere nel breve termine era di poter impegnare giovani con disabilità intellettiva in attività nuove, come l’artigianato digitale. In futuro si vorrà insistere sull’acquisizione di competenze sempre più avanzate nell’utilizzo degli strumenti digitali per aprire alla prospettiva di un’opportunità lavorativa”.
E’ chiaro, infatti, visto l’entusiasmo registrato tra i partecipanti, che il progetto proseguirà a settembre con l’utilizzo di strumentazioni sempre più complesse, come la termopressa e la stampante per realizzare immagini su tazze, magliette, cappelli e mattonelle, o lo scanner 3D per replicare oggetti esistenti.
E’ l’aver creato con le proprie mani e la propria creatività spille, portachiavi, calamite, braccialetti, da custodire gelosamente come “reliquie”, a rendere orgogliosi gli aspiranti digitali di quanto fatto sin dal mese di febbraio, e ben al di là dell’attestato conquistato. L’aver preso anche confidenza con la robotica – assemblando i pezzi per la costruzione di un piccolo robot – e con l’intelligenza artificiale, attraverso l’elaborazione di fotografie, ha dato loro l’opportunità di crescere in autonomia ed in autostima, e di potersi confrontare con gli altri, mettendo in luce abilità spesso nascoste.
E c’è da scommettersi che molti di loro attendono già con ansia la ripresa a settembre di “Fai da Tech 2”.