“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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A Serrastretta l’inaugurazione dell’area “La via dei sediari” grazie all’associazione Edrevia

Domenica scorsa, a Serrastretta, piccolo, antico paese montano del Gruppo del Reventino-Mancuso, in Calabria, si è svolta l’inaugurazione del primo sentiero segnalato dell’area, “La via dei sediari”, con la partecipazione di 150 persone provenienti da tutta la Calabria e qui convocati dall’associazione Edrevia e dal Club Alpino Italiano, alla presenza, fra gli altri, del sindaco Antonio Muraca, del presidente di Edrevia Giuseppe Paletta, del presidente del Club Alpino di Catanzaro Piergiorgio Iannacchero e dello scrittore e naturalista Francesco Bevilacqua. Il sentiero parte dalla piazza del paese, attraversa il centro storico ove erano e sono le botteghe dei maestri sediari, una delle attività storiche di Serrastretta, a 800 metri di quota. Nella parte alta del paese il sentiero inizia la sua salita verso Colle di Pica, una cresta eccezionalmente panoramica che, a nord, mostra l’intera Conca di Decollatura e la Sila. Prosegue poi sino alle Pietre delle Quadarelle, un complesso rupestre molto suggestivo ed anch’esso panoramico, dove sono stati rinvenuti graffiti preistorici a forma di coppelle (ormai scoperti e studiati dagli archeologi Dario Sigari, Ginevra Gaglianese e Antonio Montesanti) in varie zone fra Serrastretta, Decollatura e Carlopoli ed aventi funzioni cultuali per le popolazioni del Neolitico che abitavano questi luoghi). Il sentiero, poi, raggiunta la vetta di M. Condrò (m. 1198) scende nel cuore della Faggeta di Condrò, un grande bosco monumentale fra i più belli della Calabria, per poi concludersi al Passo di Condrò. Durante la manifestazione, che ha portato a percorrere il sentiero l’intero gruppo, sono state date dimostrazioni dell’antica pratica della costruzione delle sedie impagliate tipiche di Serrastretta (oggi in paese vi sono diverse falegnamerie e piccole industrie del settore), sono stati raccontati i luoghi con i loro paesaggi e le loro storie. Edrevia (il nome prende spunto dall’omonimo libro di Stefano Mancuso, che così chiama “la tribù degli alberi” e che studia l’intelligenza delle piante) è una associazione ormai molto attiva nel campo del trekking, dell’out-door, dell’accoglienza, della promozione culturale, dell’esplorazione e della conoscenza del territorio. Il programma escursionistico e culturale dell’associazione si può trovare sul sito viaggioincalabria.it (fatto in collaborazione con Rubbettino Editore). Per questo, che è il primo di una serie di percorsi che saranno segnati ed inserito nel catasto sentieri del Club Alpino Italiano, tutti i segnali in acciaio smaltato realizzari da Rubbettino Print negli stabilimenti di Soveria Mannelli e posti lungo tutto il percorso dai volontari di Edrevia, si deve ringraziare lo sponsor Umberto Mazzei di Isokalor che ne ha sostenuto il costo. La riappropriazione del territorio, il ritrovamento di luoghi perduti (alla memoria collettiva dei paesi), l’importanza che il paesaggio e la storia hanno per le aree interne in spopolamento e deprivate dei servizi essenziali, sono elementi essenziali di un grande progetto di rigenerazione di paesi e campagne che deve necessariamente partire dal basso, da chi è rimasto, da chi abita e lavora in questi luoghi meravigliosi e spesso misconosciuti.

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