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Premio Muricello: letteratura, cronaca e memoria. Dai testimoni delle stragi al meglio degli scrittori calabresi nella decima edizione della manifestazione

«Unire letteratura e memoria, cultura e attualità per quella rivoluzione della quale la Calabria ha bisogno da tempo». Il presidente dell’associazione Muricello Antonio Chieffallo sintetizza così la decima edizione del Premio Muricello che si è tenuta in questi giorni a San Mango d’Aquino con la direzione artistica di Ugo Floro. Ad aprire la manifestazione il Premio Letterario, al suo debutto, che ha visto trionfare Elena Giorgiana Mirabelli con Maizo, casa editrice Zona 42. 

Sei in tutto gli scrittori che si sono contesi il riconoscimento, realizzato dal maestro Maurizio Carnevali: Giuseppe Farina, Marisa Fasanella,  Rino Garro, Kento, Gianluca Sapio. Una sfida non facile quella della giuria composta dalle giornaliste Rosalba Baldino e Gabriella Cantafio, la scrittrice Letizia Cuzzola, la blogger e scrittrice Ippolita Luzzo, il vice presidente dell’associazione culturale e rivista Glicine Antonio Pagliuso e la regista e attrice Angelica Artemisia Pedatella.

La seconda serata è stata dedicata al trentennale delle stragi con testimoni dell’epoca e professionisti che con il loro lavoro hanno contribuito a riflettere e aprire nuovi squarci su casi sui quali ancora molto resta da dire. Tra i premiati Angelo Corbo, uno dei sopravvissuti all’agguato di Capaci in cui perse la vita Giovanni Falcone. Un racconto il suo lucido e talvolta aspro: «Siamo sopravvissuti – ha detto – ma morti per lo Stato e a volte anche per l’opinione pubblica. Mi sto disinnamorando dell’antimafia e mi chiedo come sia possibile che in politica nessuno stia dicendo cosa vuole fare per combattere concretamente la mafia».

Premiato anche Walter Aversa, figlio dei coniugi Aversa, uccisi in un agguato nel 1992. Una delle storie giudiziarie e non solo più complesse e piene di chiaroscuri di sempre: «Non so se conosceremo mai la verità – ha affermato –  ma non perdo la speranza».

Riconoscimenti anche a Pietro Melia, pietra miliare del giornalismo giudiziario che a proposito del caso Aversa ha affermato: «È una pagina oscura che non è mai stata chiarita. Ma non solo. Siamo tornati indietro, è come se la ‘ndrangheta fosse uscita dall’agenda politica e questo mi preoccupa molto». Menzione speciale al giornalista Antonio Cannone che con il suo libro sul caso Aversa ha contribuito a riaccendere i riflettori sulla vicenda. Premio Muricello anche al professionista Armando Caputo Maletta «per aver trasformato formule visionarie in fatti concreti».

A suggellare questa edizione lo spettacolo teatrale “La Salvazione”, scritto da Angelo Colosimo, interpretato dall’autore, da Rossella Pugliese e Salvatore Alfano, per la regia di Chiara Callegari. Le serate sono state animate dalle esibizioni dei Maestri Daniele Fabio, Salvatore Megna e dei giovani dell’associazione Mozart di Girifalco, oltre che dall’esposizione dei quadri del maestro Antonio Oliva.

A fare da appendice al Premio, l’evento del 16 agosto che ha visto in collaborazione con l’associazione San Mango Pulita una giornata di trekking tra San Mango, Savuto e Cleto.

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