“Una rete di Unioni di comuni montani, da realizzare anche in Calabria, favorita da una norma regionale. Un atto legislativo che farebbe peraltro seguito a una proposta ad hoc depositata a firma dell’assessore Gianluca Gallo e del presidente del consiglio Filippo Mancuso. È questa la semplice, ma importante, istanza avanzata da Uncem attraverso una mia missiva indirizzata alla presidente della prima commissione permanente dell’assise regionale Luciana De Francesco. Affinché si arrivi all’adozione di un provvedimento finalizzato a sostenere l’attività dei piccoli comuni montani. Che dopo lo scioglimento delle Comunità montane, avvenuto nel 2013, e i passaggi successivi dello smantellamento delle Province, delle ristrettezze economiche e della mancanza di personale qualificato, vivono in condizioni di grande oggettiva difficoltà”.
Ha esordito così il presidente di Uncem Calabria Vincenzo Mazzei, il quale nel prosieguo ha spiegato: “Il progetto di legge, così come già accaduto nella maggior parte delle Regioni, incentiva la costituzione delle Unioni di comuni montani, nel pieno rispetto del Tuel varato nell’ormai lontano 2000. Gli enti in questione inoltre, unitamente alla gestione associata delle funzioni e dei servizi municipali, potranno pure essere destinatari degli interventi in favore delle aree montane previsti dalla Costituzione e dai Fondi strutturali dell’Ue”.
Sempre il presidente Mazzei nella parte conclusiva del suo comunicato stampa ha però fatto un preciso riferimento. Al fattore tempo. Che nel caso di specie non incide, perché sta trascorrendo senza alcun esito: “Sono già passati circa 9 mesi dalla presentazione del testo normativo di cui si parla e ancora non è stato posto in discussione. Ecco il motivo per cui, a nome degli Organi del sodalizio e dei circa 150 comuni rappresentati, chiedo l’inserimento – ha concluso – nell’ordine del giorno della Commissione l’esame del progetto di legge presentato da Gallo e Mancuso”.