Riceviamo e pubblichiamo:
“Il Comune di Catanzaro ha appena un mese di tempo per decidere se aderire oppure no alla tregua fiscale.
Com’è noto infatti l‘ultimo decreto bollette (articolo 17-bis del Dl 34/2023) ha riproposto la possibilità di rottamazione e definizione delle cartelle anche per le ingiunzioni e gli accertamenti esecutivi comunali, ripristinando così una parità di trattamento tra i contribuenti che, almeno in teoria, avranno la stessa possibilità di definire i loro debiti indipendentemente dalla forma di riscossione coattiva utilizzata dall’ente creditore. La norma prevede che il regolamento deve essere approvato entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del Dl 34/2023, e quindi entro fine luglio.
La delibera, entro quella data andrà pubblicata sul sito dell’Ente ed inviata al Mef entro lunedì 31 luglio.
Se il Comune di Catanzaro vorrà, come sembra anche dai diversi interventi svolti nell’ambito della commissione bilancio, siglare la “tregua” con i propri cittadini/contribuenti, dovrà attivarsi velocemente e scegliere se deliberare in contemporanea la rottamazione e lo stralcio, totale o parziale, oppure solo uno dei due meccanismi oltre che la misura e i tempi di pagamento.
Ad esempio, per le richieste di pagamento fino a mille euro notificate tra il 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, si potrà deliberare lo stralcio parziale, mantenendo solo gli importi dovuti a titolo di capitale, spese di notifica e spese esecutive, oppure si può decidere di azzerarle completamente.
I debiti “condonabili” possono riferirsi sia a tributi che ad entrate patrimoniali, come le rette scolastiche. E’ ammessa l’agevolazione anche per le violazioni al Codice della strada, rimanendo però dovuta la sola sanzione, con le spese di notifica e delle procedure esecutive e abbuono degli interessi, compresa la maggiorazione semestrale. Anche in questo caso sarebbe possibile lo stralcio totale.
Oltre allo stralcio –periodo 2000/2015- si può deliberare anche la definizione agevolata dei debiti risultanti da ingiunzioni e accertamenti esecutivi notificati tra 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. La definizione, su richiesta del debitore, comporta l’abbuono delle sanzioni, interessi e aggio/oneri di riscossione, rimanendo dovuti capitale, spese di notifica e spese procedure esecutive.
L’invito, quindi, agli Uffici ed all’Assessore al ramo è di farci comprendere, nel più breve tempo possibilepoiché gli adempimenti sono tanti, qual è la posizione ufficiale dell’Amministrazione in merito a tutto ciò.
Come già anticipato con precedente nota del 11 maggio e sollecitato dai Gruppi Riformisti Avanti e Rinascita nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, siamo dell’idea che, in considerazione della bassissima percentuale di riscossione dei residui attivi iscritti a bilancio e venendo incontro a centinaia di famiglie che si sono trovati nell’impossibilità di adempiere puntualmente all’obbligazione tributaria, sia praticabile l’assunzione di una delibera che possa da un lato assicurare entrate certe all’Ente e dall’altra dare un segno di vicinanza ai tanti contribuenti spesso “tartassati e cinicamente perseguiti” dalla società di riscossione dei tributi per il Comune di Catanzaro.”
I Consiglieri Comunali
Stefano Veraldi – Riformisti Avanti
Valerio Donato – Rinascita
Gianni Parisi – Rinascita