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Estradizione del boss-latitante Edgardo Greco: il primo sì della Corte d’Appello di Lione

La Corte di appello di Lione ha accolto la domanda di estradizione presentata dal ministero della Giustizia italiano – firmata dal Guardasigilli Carlo Nordio l’8 febbraio scorso – nei confronti di Edgardo Greco, importante esponente della ‘Ndrangheta, ricercato in campo internazionale sulla base dell’ordine di carcerazione emesso dalla procura generale di Catanzaro nel 2014 e arrestato in Francia lo scorso febbraio. Lo si apprende da fonti di via Arenula.

Greco, che in Francia gestiva una pizzeria e si faceva chiamare Rocco, e’ rimasto latitante per 17 anni: deve scontare una condanna all’ergastolo per il tentato omicidio di Emiliano Mosciaro e per il duplice omicidio dei fratelli Stefano e Giuseppe Bartolomeo, massacrati a colpi di spranga nel 1991 all’interno di una pescheria. I loro cadaveri, mai ritrovati, sarebbero stati sciolti nell’acido. Greco fu condannato nell’ambito del maxi processo ‘Missing’, che ricostruiva alcuni dei fatti di sangue che hanno caratterizzato, nei primi anni 90, il cruento scontro, nel territorio cosentino, tra il clan “Pino-Sena” e il clan “Perna-Pranno”. La decisione sull’estradizione non e’, allo stato, definitiva.

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