“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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A Gambarie: “Il dialetto fra tradizione e contemporaneità”

Un’altra giornata all’insegna degli eventi culturali a Gambarie, protagonisti: Pina De Felice, Francesca Neri e Arturo Cafarelli, ha moderato l’incontro Giovanni Suraci e ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale di Santo Stefano in Aspromonte, il sindaco Francesco Malara. I pomeriggi dedicati alla cultura stanno riscuotendo successo in quanto, oltre agli interessanti argomenti trattati, vedono protagonisti gli autori, i poeti e gli scrittori del nostro territorio.

Il tema dell’ultimo incontro è stato: “Il dialetto fra tradizione e contemporaneità”. La prof.ssa Neri ha relazionato sul dialetto, descrivendolo come patrimonio che ha veicolato con dignità ed autorevolezza relazioni e sentimenti di alto profilo umano e culturale e che è referente di un passato che si incastona al presente e può proiettarsi nel futuro.  La prof.ssa Pina De felice, ha evidenziato come il dialetto abbia tutte caratteristiche di lingua e in quanto tale possiede una valenza comunicativa ed espressiva che rispecchia la realtà ed esprime dei valori di straordinaria portata. Del resto, la poetessa De Felice, ha messo in pratica questi concetti con la sua notevole produzione letteraria, infatti è autrice di ben sei libri di poesie, quattro in lingua e due in vernacolo “palmese”, oltre che di una serie di racconti racchiusi nel libro “La ragazza di Palmi”, un’opera d’arte che sta riscuotendo notevole successo letterario.

Per avvalorare l’importanza del dialetto sono intervenuti declamando delle stupende poesie: Peppe Pizzimenti, Nando Spanò, Salvatore Marrari, Natale Cutrupi e Giuseppe Sergi. L’intervento del dr. Arturo Cafarelli è stato improntato sulla tradizione storica dei poeti reggini, citandone solo alcuni, come Nicola Giunta, Giuseppe Ginestra, Giuseppe Morabito. Oggi questa cultura non si può disperdere e il poeta Cafarelli, da par suo, ha recitato i versi di alcune sue poesie che hanno suscitato il consenso del numeroso pubblico presente. Giovanni Suraci, infine, ha citato Andrea Camilleri che definiva il dialetto “una questione di cuore e di testa” e il mai dimenticato Pier Paolo Pasolini che diceva: “La poesia dialettale è un paesaggio notturno colpito a un tratto dalla luce”. Il sindaco Francesco Malara ha concluso i lavori ringraziando tutti i partecipanti e ribadendo che la cultura ormai è parte integrante della programmazione degli eventi estivi di Santo Stefano in Aspromonte, Mannoli e Gambarie.

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