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Runts e Politiche Sociali: importante momento di confronto tra il CSV, il Forum e la P.A.

Il percorso di collaborazione tra il Centro Servizi per il Volontariato di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia “Calabria Centro” e la Regione Calabria è ormai avviato. La convenzione siglata ad aprile, per realizzare attività di informazione, formazione, accompagnamento e supporto nell’iscrizione degli enti del Terzo Settore al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts), è un esempio concreto della cooperazione con la P.A. coerente con le disposizioni previste dal Codice del Terzo Settore.

E nell’incontro di giovedì al Gran Hotel Paradiso di Catanzaro – coordinato dal direttore del CSV, Stefano Morena, alla presenza dell’assessora regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, e dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Catanzaro, Bonaventura Lazzaro – il presidente del CSV, Guglielmo Merazzi, ha voluto puntare, nella parte introduttiva, sul decreto legislativo 117/17, che ha messo finalmente ordine nel “mare magnum” degli Ets, e soprattutto sul rapporto con la Pubblica Amministrazione, che attraverso le attività in co-programmazione e co-progettazione con il Terzo Settore, deve finalmente addivenire ad un cambio di passo nel modus operandi delle politiche sociali della Regione.  Il presidente Merazzi , dinanzi alla platea di rappresentanti del mondo del Terzo Settore e di amministratori locali intervenuta, ha sottolineato la funzione di agenzia di sviluppo della comunità svolta dal Centro Servizi per il Volontariato, soffermandosi in particolare sulla dimensione socio-sanitaria e sull’importanza del ruolo svolto dal volontariato e dagli enti del terzo settore per una piena integrazione dei servizi e per migliorare i livelli essenziali di assistenza in Calabria. Ha proseguito, inoltre, evidenziando l’opportunità di costruire un nuovo paradigma nel rapporto con la Pubblica Amministrazione, così come stabilito dal Codice del Terzo Settore, attraverso la condivisione di percorsi di sviluppo a partire dalla sperimentazione di un regolamento che possa disciplinare le attività di co-programmazione e co-progettazione con il terzo settore. D’altronde, ciò che il CSV ha portato avanti in questi ultimi mesi è teso a rafforzare collaborazioni, non solo con la Regione, ma anche con l’Università “Magna Graecia”, in virtù dell’attività di ricerca avviata con il Centro Studi. Il nuovo ruolo che il CSV intende svolgere nella comunità di riferimento non può prescindere da una maggiore consapevolezza della funzione svolta dalle pubbliche amministrazioni e da un radicale cambio di rotta nei rapporti della P.A. con il terzo settore. Del resto, conclude il presidente Merazzi, quanto già realizzato dall’assessora regionale Minasi, testimonia l’inizio di una nuova e proficua stagione improntata alla risoluzione dei tanti bisogni della nostra comunità, e la presenza dell’assessore regionale e dell’assessore comunale di Catanzaro a questa iniziativa è il segno tangibile di un interesse della pubblica amministrazione nei confronti del volontariato e del terzo settore visto con grande soddisfazione.

L’assessora regionale Minasi, che il ruolo dei CSV ha ammesso di conoscerlo da sempre e non solo da quando vige la Riforma, ha manifestato la piena disponibilità ad approfondire con il CSV la possibilità di attivare tutti gli strumenti necessari a sviluppare il rapporto con il terzo settore ed ha ribadito l’importanza dei Centri di Servizio per il Volontariato e di tutto il terzo settore per trasferire questo modus operandi ai piccoli comuni che hanno bisogno di essere accompagnati nel passaggio di competenze dalla Regione. Per un ente istituzionale, infatti, ha aggiunto, non rapportarsi con il territorio potrebbe avere come conseguenza che l’azione non corrisponda ai bisogni reali: c’è bisogno, perciò, del supporto dei CSV e del Terzo Settore, soprattutto ora che l’integrazione socio-sanitaria non è più rinviabile, che i progetti previsti nel PNRR necessitano di essere attivati e che la promozione del volontariato tra i giovani potrebbe avere importanti sbocchi professionali”. Piena disponibilità è stata espressa anche dall’assessore Lazzaro che, in qualità di medico, è ben consapevole della totale mancanza di sinergia tra il mondo sociale e sanitario: rispondendo alle sollecitazioni per una attesa svolta nel rapporto tra volontariato, terzo settore e Comune di Catanzaro, ha confermato di  voler avviare un nuovo metodo di confronto e collaborazione con il terzo settore non solo nell’ambito socio-sanitario, ma in tutti gli altri ambiti d’interesse a partire dalla cultura, dall’ambiente, dai giovani.

Il successivo intervento del portavoce del Forum del Terzo Settore di Catanzaro-Soverato, Giuseppe Apostoliti, ha rimarcato la svolta epocale impressa dalla Riforma, e l’importanza di investire sulla formazione delle risorse umane per imprimere “un’accelerazione” nel recepimento dei contenuti del d.lgs 117. Anche perché, finita la trasmigrazione di tutti gli enti nel Runts, tutti saranno responsabili di ciò che accade sul territorio.

E dopo gli interventi di Franco Caccia, assessore alla Programmazione del comune di Squillace, di Enzo Nania, volontario impegnato oltre che sindaco del comune di Sorbo San Basile, e di Filippo Sestito, coordinatore della sede crotonese del CSV, si è così entrati “nel vivo” di ciò che l’iscrizione al Runts, in termini di “oneri e onori”, comporta. È spettato a Mirella Mancini, della sede operativa di Vibo Valentia del CSV Calabria Centro, sviscerare i vari passaggi che portano all’iscrizione sulla piattaforma nazionale gestita dal Ministero del Lavoro: iscriversi al Runts non è obbligatorio, ma solo risultando nell’elenco nazionale il proprio ente ottiene formale riconoscimento e può accedere alle agevolazioni fiscali, al cinque per mille, alla partecipazione a bandi. In cambio il Ministero richiede l’adeguamento del modello di bilancio e dell’atto costitutivo alla nuova normativa. Sulla qualifica di enti non commerciali e commerciali, e sulle relative discipline, si è infine soffermato Giuseppe Merante del CSV, che ha sciolto vari dubbi in materia fiscale.

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