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Depurazione Calabria, Daffinà a Ecomondo: “Continuità e manutenzione preventiva per ridurre le criticità”

Oltre 360 hosted buyer internazionali, ben 66 Paesi del mondo coinvolti, 1700 diversi brand: potrebbe essere sintetizzata così “Ecomondo”, la fiera del green e dell’economia circolare, in corso a Rimini, che vede coinvolta pure la struttura commissariale della depurazione, guidata da Fabio Fatuzzo. A distinguersi, nella giornata odierna, il subcommissario calabrese Tonino Daffinà, intervenuto nell’ambito del “Think Tank internazionale”, che conta più di 200 convegni e workshop con la partecipazione di circa 800 esperti.

Ed a farla da padroni sono stati anzitutto i dati che certificano il lavoro svolto negli anni della sua gestione, iniziata nell’agosto 2023. In campo, infatti, è stato messo un gran numero di interventi, tra quelli previsti nei comuni sottoposti a procedura d’infrazione, passando finalmente dalle parole ai fatti.

“Di questi –ha rilevato Daffinà –sette derivano addirittura dalla Delibera Cipe 2012, gli altri 31 dal Dpcm del 30 settembre 2022. Diversi sono già passati dalla procedura di aggiudicazione, consentendoci –ha rimarcato il subcommissario – di risolvere importanti criticità nell’attuazione degli interventi da parte dei Comuni, mediante l’analisi della documentazione tecnico-amministrativa e mirate indagini sul campo”.

L’obiettivo, da qui in avanti, è quello di elaborare un piano che consenta di portare avanti le opere in tempi sostenibili, in linea con il cronoprogramma stabilito. Tra le priorità, “l’azione preventiva –ha sottolineato – in anticipo rispetto all’estate sulle stazioni di sollevamento per evitare di creare disagio ai turisti e ai residenti durante la stagione balneare”.

Svariati gli esempi dei molteplici di un evidente work in progress, sui cantieri disseminati tra il Pollino e lo Stretto. Daffinà ha posto sotto la lente d’ingrandimento le criticità, sulla via della soluzione, in un centro strategico come Belvedere Marittimo, come pure, i giganteschi passi in avanti a Reggio, dove è previsto l’intervento in assoluto più considerevole, del valore complessivo di 145 milioni, suddiviso in sette lotti funzionali, perché ritenuto altamente complesso. Ovvero, quelli di Gallico, “Concessa”, “Pellaro”, “Ravagnese”, “Ortì”, “Oliveto”, “Arasi/Straorino, Cerasì, Podargoni e Schindilifà”.

A Gallico, per l’appunto, è in corso di svolgimento la procedura di gara per l’appalto dei lavori, che consentirà, entro la fine del 2025, di pervenire all’aggiudicazione.

“Certo –ha insistito Daffinà che non ha esitato a rimarcare ancora una volta la straordinaria sinergia con il governo nazionale e con quello regionale – l’accelerazione evidente impressa in questi due anni effettivi non è stata sufficiente, da sola, a recuperare l’immane ritardo esistente. Scontiamo, infatti, una consistente incapienza dei finanziamenti disponibili rispetto alle reali necessità, su quasi tutti gli interventi di competenza. Ciò impedisce al momento di formulare previsioni attendibili sul completamento delle opere, potendo al più garantire un superamento soltanto parziale dei deficit infrastrutturali e conseguentemente di ridurre l’intensità delle sanzioni, ma non di eliminarle del tutto”.

Servono, pertanto, azioni simultanee e strategiche su più fronti: “Intanto –ha concluso il subcommissario –evitare il ritorno a frammentazioni gestionali o a quell’inerzia operativa già vista in passato, dopo la chiusura formale delle procedure d’infrazione”. In una espressione sola, “servirà anche in futuro continuità amministrativa ma anche manutenzione preventiva e monitoraggio continuo degli impianti pure sotto il profilo ambientale, oltre che la necessaria sostenibilità finanziaria”. Con un auspicio: “Arrivare ad istituzionalizzare il sistema post-commissariale, rafforzando i poteri e il livello di reaponsabilizzazione delle Regioni e degli Enti di governo degli ATO, mettendo a frutto strumenti e best practices acquisiti negli anni di operatività del Commissario”.

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