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Fistel Cisl respinge cessione di Telecontact Center

La Fistel Cisl Calabria respinge “con decisione” l’avvio della procedura di cessione di Telecontact Center (Tcc) da parte del Gruppo Tim.

“In un momento in cui il settore delle telecomunicazioni affronta sfide cruciali legate all’innovazione e alla trasformazione digitale – è scritto in una nota – la soluzione non può essere l’ennesima frammentazione aziendale che indebolisce il Paese e penalizza, ancora una volta, il Mezzogiorno”.

“Telecontact Center – afferma il sindacato – non è un costo da eliminare, ma un patrimonio di competenze e professionalità, soprattutto in Calabria, dove la presenza di un presidio stabile rappresenta un argine concreto contro precarietà e spopolamento. L’innovazione tecnologica deve significare crescita e rilancio, non tagli e dismissioni. La Fistel Cisl Calabria è stanca di assistere a manovre speculative che mettono in discussione il futuro di interi settori produttivi e delle persone che, con professionalità, ne garantiscono ogni giorno il funzionamento”.

“È ora – afferma Gianluca Bifano, segretario generale della Fistel CislCalabria – che Tim smetta di considerare i propri lavoratori come numeri da ridurre e cominci a riconoscerne il valore come capitale umano da reinvestire. Invece di cedere realtà strategiche come Telecontact Center, Tim deve investire nella riqualificazione e nella crescita professionale dei lavoratori, permettendo loro di affrontare con nuove competenze le sfide tecnologiche e industriali del settore. È questa la strada di un piano industriale credibile e socialmente responsabile”. La Calabria, con la sua sede operativa, conclude il sindacato, “può diventare un polo di eccellenza per la trasformazione digitale del Gruppo e del Paese. La Fistel Cisl Calabria ribadisce il proprio impegno a difendere il lavoro stabile, la qualità industriale e il diritto dei lavoratori calabresi a essere protagonisti del futuro”.

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