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Gli allievi del “Teatro Lab – due ore fuori dal mondo” chiudono in bellezza l’anno formativo con un saggio colorato e divertente al Teatro Comunale di Catanzaro

Si chiude con un colorato e apprezzatissimo saggio di fine anno, tenuto nei giorni scorsi, il percorso formativo degli allievi e delle allieve del “Teatro Lab – due ore fuori dal mondo”, il laboratorio teatrale dell’Associazione “Teatro Incanto” e del Teatro Comunale, nel centro del centro storico di Catanzaro, diretto da Francesco Passafaro.

Un luogo di sperimentazione, dove gli attori (persone) possono effettuare un’attenta ricerca di sé, conoscere meglio gli altri e se stessi, sviluppare la propria creatività e la propria fantasia, attraverso la conoscenza della disciplina, dell’etica teatrale e del lavoro scrupoloso dell’attore su se stesso. La mission del direttore artistico, Francesco Passafaro, è anche quella di diffondere la cultura del Teatro come strumento educativo, ad ogni età.

A calcare il palco del teatro Comunale 50 allievi: 15 bambini, 21 della “Rampa di lancio” e 14 dell’Academy, che nel corso dell’anno hanno imparato a gestire voce, emozioni, e anche a “dove mettere le mani”. E per il prossimo anno saranno attivati i corsi di canto, di movimento scenico e di recitazione cinematografica, oltre a quelli di mimo, di dizione e recitazione teatrale che erano già presenti all’interno della scuola. Sono già aperti i provini per l’iscrizione al prossimo anno: basta chiamare Carmen allo 0961 741241.

“Perché quando ti iscrivi al TeatroLAB, sai come arrivi ma non puoi immaginare la trasformazione che avverrà dentro di te, i cambiamenti, le evoluzioni più inaspettate, a fronte di questo giocare con le emozioni, la parte più importante del laboratorio teatrale – afferma Passafaro -. E poi c’è lo spettacolo e la sua preparazione che con le letture, gli esercizi, le prove, gli incontri fanno sì che ci si diverta come matti e ci si impegni tutti insieme per raggiungere un obiettivo comune. Quando tutto finisce, quando fai il tuo spettacolo e il pubblico ti dedica il suo tempo e i suoi applausi, senti una soddisfazione inimmaginabile, qualcosa che difficilmente ti lascerà nei giorni a venire, negli anni a venire”.

“Fare Teatro è un sogno, una passione capace di smuovere anche le persone meno emotive, quelli “tutti d’un pezzo”, che però al primo contatto con il palcoscenico si trasformano, cambiano, diventano un’altra persona – ha detto ancora Passafaro -. Perché il Teatro ti mette in diretta comunicazione con la tua vera essenza, con il tuo vero io, ti fa conoscere i tuoi limiti e ti consente di superarli.  Questo è valido sia per i più piccoli, che iniziano a fare teatro magari spinti dai genitori per vincere la timidezza o per fare qualcosa di formativo, sia per i più grandi che da una parte coltivano il sogno di recitare, dall’altra immaginano di riuscire a parlare meglio, di muoversi meglio, di allenare la memoria, sempre attraverso l’arte della recitazione. Tutto questo è vero, se consideriamo che attraverso il Teatro noi alleniamo le nostre emozioni, le conosciamo, prendiamo confidenza con loro e affrontiamo le nostre paure più recondite: sul palco siamo “nudi” e l’elemento spettacolo viene soltanto al secondo posto, al primo infatti c’è la crescita personale”.

Ancora una volta quella del Teatro Comunale si conferma “una grande famiglia”.

 “Una squadra, una famiglia. Questo è uno “slogan” nato durante il campus estivo, lo ha inventato una bambina, Mariarita, per spiegare quello che stava vivendo durante la settimana con noi. Ma è ancora più valido per i ragazzi della scuola di teatro, il TeatroLAB 2 ore fuori dal mondo, che ha regalato mille e mille emozioni – ha esclamato ancora il direttore artistico -. Tutto cambia, tutto si trasforma e anche chi a settembre non parlava, a giugno dell’anno successivo riesce a tirare fuori una piccola pepita d’oro da condividere con gli altri. Questi ragazzi mi hanno emozionato, per tutto quello che hanno fatto e che hanno donato al pubblico da Mary Poppins ai corti cinematografici, dalle lezioni online, agli incontri dal vivo, da Confusioni. E chi può dire cosa faranno il prossimo anno? Intanto li ringrazio, come ringrazio tutto lo staff del Teatro Incanto e del Comunale, perché i sogni si possono realizzare, quando siamo insieme”.

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