“Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. È la qualità più bella di un rivoluzionario” - Ernesto “Che” Guevara
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Segregata e picchiata da marito e cognato, 2 arresti in Crotonese

Per quasi dieci anni ha subito le angherie e le violenze fisiche e psicologiche dal marito e dal fratello di lui che viveva nella stessa casa. Finché i carabinieri l’hanno liberata dall’incubo e arrestato i due uomini. Protagonista della vicenda un nucleo familiare di origini marocchine trapiantato a Ciro’ Marina, nel Crotonese, dal 2013 quando la donna, che era già madre di un bambino, ha contratto matrimonio con l’uomo e lo ha seguito in Italia. Nella sua nuova casa, tuttavia, la giovane è stata privata di ogni forma di libertà e di riservatezza, costretta a convivere con l’uomo che aveva sposato ma anche con i suoi fratelli. Gli uomini di casa le impedivano qualsiasi forma di movimento, la possibilità di acquistare indumenti e persino di dotarsi di un telefono cellulare che le permettesse di mantenere i contatti con la famiglia d’origine, costringendola a badare esclusivamente alle faccende di casa. E quando la donna ha accennato le prime rimostranze ha scatenato la reazione violenta del marito e di uno dei suoi fratelli, come quando, incinta della seconda figlia, è stata percossa con il bastone di una tenda solo per aver chiesto a suo cognato di bussare prima di entrare in casa non volendo farsi notare in abiti considerati troppo succinti. Cosi’ come il marito non ha esitato a ustionarla con acqua bollente o a percuoterla in mezzo alla strada per il solo fatto di aver richiesto l’acquisto di uno zaino scolastico per il primogenito a romperle il setto nasale per non aver pulito correttamente il lavandino di casa. Le violenze sono poi proseguite anche dopo che la donna ha trovato il coraggio di chiudere la relazione, abbandonando l’abitazione familiare con i tre figli. L’ex marito, spalleggiato da uno dei fratelli, ha continuato a perseguitarla e minacciarla coinvolgendo anche il figlio minore primogenito. Incrociata per strada marito e cognato l’hanno apostrofata con insulti di ogni genere riservando lo stesso trattamento al minore. Fino alla notte in cui i due uomini si sono introdotti nell’abitazione della donna, l’hanno percossa danneggiando suppellettili e rubando una collanina d’oro prima di fuggire. Provvidenziale l’intervento del primogenito che, durante le violenze, è riuscito a divincolarsi e a contattare il 112 richiedendo l’intervento di una pattuglia di carabinieri di Ciro’ Marina. All’esito delle indagini, condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Crotone, i due uomini, su ordinanza del gip, sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia.

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