“Momento Civico – si legge in una nota – esprime sdegno nei confronti dell’amministrazione comunale di Villa San Giovanni per
la gestione opaca di due casi riguardanti dipendenti dell’ufficio tecnico comunale coinvolti in
procedimenti penali analoghi.
Il primo funzionario, arrestato, scarcerato e rinviato a giudizio, ha visto respinta la propria richiesta di
riammissione in servizio tramite una delibera della Giunta Comunale, pubblicata all’albo online. Al
contrario, il secondo funzionario, anch’esso arrestato, scarcerato e rinviato a giudizio, è stato riammesso
in servizio senza che l’atto relativo sia stato pubblicato all’albo online.
La mancata pubblicazione dell’atto di riammissione in servizio del secondo funzionario costituisce una
grave violazione delle norme in materia di trasparenza amministrativa: secondo l’art. 5 del Decreto
Legislativo 33/2013, tutti i cittadini hanno il diritto di accedere agli atti amministrativi per garantire la
trasparenza e la correttezza dell’azione pubblica. L’ostinazione dell’amministrazione comunale che ci ha
costretti a ricorrere alla giustizia amministrativa, costituisce oltretutto un aggravio del procedimento –
oggi riconosciuto nei fatti dalla stessa amministrazione – anch’esso vietato dalla legge e che dimostra
quale sia la correttezza amministrativa che ha già minato la fiducia dei cittadini.
Per di più, nella questione che qui si tratta, l’amministrazione comunale ha violato norme sul
trattamento dei dati personali, dietro le quali si era trincerata nella vicenda dell’altro funzionario per
negare gli atti. Nella delibera di Giunta infatti, sono state pubblicate le iniziali puntate del dipendente,
rendendolo facilmente riconoscibile, nonostante il Garante della Privacy si sia espresso in modo chiaro
e inequivoco sull’argomento.
Al di là delle scelte discrezionali che appartengono comunque all’amministrazione Caminiti, è
fondamentale sottolineare che le decisioni assunte debbano tutte risultare da atti pubblici e pubblicati.
Solo in questo modo ogni cittadino può apprezzare l’iter logico e le giustificazioni a supporto delle
decisioni prese. La trasparenza amministrativa non è solo un obbligo legale, ma anche un principio etico
che garantisce la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Momento Civico chiederà quindi al Prefetto, all’Autorità Nazionale Anticorruzione ed al Garante per la
Protezione dei Dati personali, di intervenire con urgenza per verificare la correttezza di quanto riportato
ed intervenire sull’operato dell’amministrazione comunale anche per prevenire il ripetersi di simili
episodi in futuro e soprattutto per capire se la città faccia ancora parte della Repubblica Italiana.
La trasparenza, l’imparzialità e la legalità sono principi fondamentali che devono guidare l’azione di ogni
amministrazione pubblica e sebbene la politica, tutta la politica villese, sembri trovare giovamento in
queste spregiudicate azioni inique ed opache poste in essere dall’amministrazione Caminiti sin dal suo
insediamento, noi continueremo a farci carico di denunciare presso tutte le istanze queste condotte
estranee a qualsiasi concetto di civiltà e democrazia, con la certezza che prima o dopo troveremo un
“Giudice a Berlino” per questa città”.
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Villa San Giovanni, Momento Civico: “La giunta Caminiti campionessa di legalità, trasparenza e correttezza”
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