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Il rinnovamento del Sud attraverso il patto federativo tra Italia del Meridione e Lega

Di Vincenzo Castellano*

In un contesto politico caratterizzato spesso da divisioni e contrapposizioni, l’attuale collaborazione tra Italia del Meridione e la Lega, emerge come un esempio eloquente di come il confronto e il dialogo possano trasformarsi in un potente strumento di coesione e sviluppo. Il patto federativo siglato tra queste due forze, che tradizionalmente rappresentano interessi geograficamente e culturalmente distinti — il Nord industrializzato e il Sud con le sue specifiche problematiche — non è solo un ponte tra diverse realtà italiane, ma anche una dimostrazione di maturità politica.
Questo accordo segna un passaggio cruciale per Italia del Meridione, già movimento, che non dimentica le divergenze passate con la Lega, un partito che ha fatto della prosperità del Nord la sua bandiera. Tuttavia, è proprio questa capacità di superare le contrapposizioni a definire la forza del patto federativo. La collaborazione non nasce dall’annullamento delle differenze, ma dalla volontà di trasformare queste stesse differenze in opportunità di crescita condivisa e di soluzioni politiche inclusive.
Italia del Meridione si avvicina a questo patto con una consapevolezza critica delle difficoltà del Sud, spesso derivanti da una classe dirigente non sempre all’altezza di gestire efficacemente la cosa pubblica. La nuova alleanza offre quindi la possibilità di valorizzare e rinnovare questa classe dirigente, aprendo le porte a tutti quei politici del Sud che desiderano contribuire attivamente al dibattito e alle scelte dei futuri governi. È un invito a riscoprire e riformulare l’azione politica, garantendo che la futura classe politica sia responsabile, competente e genuinamente interessata al benessere del Meridione.
Al centro di questa visione politica vi è la valorizzazione del territorio, con le sue specifiche necessità, problemi, ma anche opportunità e ricchezze. Lega e Italia del Meridione convergono sulla necessità di un approccio che privilegi l’inclusività e l’attiva partecipazione delle comunità locali nelle decisioni che le riguardano direttamente. Questo è un chiaro distacco dalla politica centralista, che troppo spesso ha preso decisioni distaccate dalla realtà quotidiana dei cittadini, i quali si sono trovati a subire scelte di politici poco o per nulla radicati nei loro territori.
Il patto federativo, quindi, si propone di rivoluzionare non solo il modo in cui il Sud viene governato, ma anche la percezione stessa della politica come pratica distante. È un impegno a riportare la politica ai territori, a rafforzarne la presenza e l’impatto a livello locale, facendo delle comunità non solo destinatarie, ma protagoniste attive delle scelte che le riguardano. In questo scenario, il Sud non è più una mera appendice delle decisioni prese al Nord, ma diventa un attore centrale, capace di influenzare e guidare le politiche nazionali.
La prossima sfida per questa alleanza è la rappresentanza a livello europeo, dove il patto federativo si manifesta concretamente con la candidatura del nostro Santo Gagliardi. La presenza di Santo alle elezioni europee è emblematica di un rinnovato impegno verso la creazione di politiche che rispecchiano e rispondono direttamente alle esigenze del territorio. Gagliardi non è più simbolo di un’ideologia politica; rappresenta una promessa tangibile di cambiamento e di attenzione verso quei bisogni spesso trascurati nelle arene più ampie del dibattito politico.
Eletto al Parlamento Europeo, Gagliardi avrà la possibilità di portare le questioni del Sud direttamente nelle sedi dove si prendono decisioni che influenzano l’intera Unione Europea. La sua elezione significherebbe non solo un riconoscimento delle peculiarità del Sud, ma anche un’opportunità di assicurare che tali peculiarità siano adeguatamente rappresentate e difese in contesti più ampi.
In conclusione, il patto federativo tra Italia del Meridione e la Lega non è semplicemente un’alleanza politica. È una dichiarazione d’intenti, un impegno verso un Sud più forte e più influente, che può e deve avere un ruolo determinante nel dibattito nazionale e internazionale. Con una classe dirigente rinnovata e una politica più vicina ai bisogni dei cittadini, il futuro politico del Meridione appare non solo promettente, ma fondamentale per l’intero paese. E con il supporto e l’impegno dei cittadini, Santo Gagliardi può davvero diventare il portavoce di questa nuova era di prosperità e partecipazione attiva.

*Segretario Federale di Italia del Meridione

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