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Agevolazioni nei porti turistici calabresi, il consigliere regionale Lo Schiavo: “La mia legge inapplicata perché la Giunta non ha predisposto il regolamento”

«Il 29 luglio del 2022 il Consiglio regionale approvava una mia proposta di legge in materia di turismo e ricettività che interviene sulla disciplina dei Marina resort. Il testo di legge, controfirmato anche dai colleghi Katia Gentile e Ferdinando Laghi, introduce una nuova tipologia di struttura ricettiva: i “Marina resort” appunto: strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all’interno delle proprie unità da diporto, ormeggiate in uno specchio acqueo appositamente attrezzato come spazio ricettivo all’aria aperta, con le agevolazioni fiscali previste da questa tipologia di strutture. Ebbene, a distanza di oltre 18 mesi, quella legge è rimasta inapplicata perché la Giunta regionale non ha dato seguito al dettato degli articoli 4 e 5, e dunque non ha predisposto il regolamento di classificazione dei Marina resort».

È quanto afferma il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, in un comunicato stampa rilevando la mancata attuazione della Legge regionale sui “Marina resort” approvata nell’estate del 2022 dal Consiglio regionale.

«Obiettivo della norma – prosegue Lo Schiavo – è quello di rilanciare il comparto del turismo legato alla nautica da diporto e l’attrattività degli scali turistici calabresi, attraverso una politica fiscale che favorisca l’approdo delle imbarcazioni e l’utilizzo dei servizi connessi, con ricadute positive sulla filiera dei servizi nautici, dell’accoglienza, della ristorazione e del comparto turistico in generale. La norma punta, inoltre, a mettere la Calabria al passo delle altre regioni che hanno già adottato tale disciplina. Su tali propositi in Consiglio regionale è emersa ampia convergenza politica, ma è chiaro che se l’Esecutivo non darà seguito attraverso quanto di sua competenza all’applicazione della norma, la stessa non sarà nelle condizioni di produrre gli effetti previsti. Non solo. Ne uscirebbe di molto svilito anche il ruolo dell’assise legislativa. Mi auguro che non si arresti questo processo di sviluppo che, seppur circoscritto ad una particolare fascia di turismo, può produrre ricadute positive sui territori interessati e contribuire a rendere l’offerta diportistica calabrese competitiva rispetto ad altri territori, anche esteri. Se i competenti uffici della Giunta non sono nelle condizioni di ottemperare a quanto richiesto, sono pronto ad attivarmi personalmente per elaborare il regolamento mancante purché la legge divenga pienamente operativa».

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