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A un anno dalla tragedia di Cutro continua l’impegno di SOS Villaggi dei Bambini per sopravvissuti e familiari delle vittime

A un anno di distanza dalla tragedia di Steccato di Cutro (CR), avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 febbraio del 2023 spezzando la vita di 94 persone, di cui decine di bambini, SOS Villaggi dei Bambini conferma il suo impegno assicurato immediatamente dopo il naufragio. A qualche ora dal drammatico evento, SOS Villaggi dei Bambini ha messo a disposizione il personale e le proprie competenze in ambito psicosociale e nella mediazione culturale, a favore dei sopravvissuti, dei familiari delle vittime e delle associazioni impegnate sul campo.

Successivamente si e’ reso necessario consolidare gli interventi, anche in risposta all’incremento degli arrivi all’interno dell’Hub Sant’Anna di Crotone, in gran parte di eta’ compresa tra gli 11 e i 17 anni. A loro l’Organizzazione ha offerto supporto psicosociale, attraverso laboratori esperienziali che hanno coinvolto 388 MSNA, e interventi di orientamento e supporto linguistico che hanno raggiunto 150 MSNA.

Da febbraio 2023 a oggi, il numero degli ospiti nell’Hub Sant’Anna di Crotone si e’ progressivamente ridotto, anche grazie all’azione del tavolo interistituzionale, istituito a marzo dello scorso anno durante il periodo di massima emergenza, con l’obiettivo di mettere in rete gli enti e i soggetti coinvolti nell’accoglienza dei MSNA presenti sul territorio e coordinare gli interventi di presa in carico.

“Nel primo anniversario dalla strage di Cutro abbiamo il dovere di ricordare tutte quelle persone, tra cui tanti bambine e bambini, morti a pochi passi dal loro sogno di costruire una vita migliore. Non possiamo piu’ permettere tragedie come questa. Come Rete SOS Villaggi dei Bambini ci impegniamo ogni giorno per proteggere i diritti di chi arriva nel nostro Paese in cerca di riscatto, ma servono anche politiche incisive e comuni da parte dell’Europa che non puo’ restare ferma a guardare. Quanto accaduto un anno fa qui in Calabria, ci ricorda che occorre tutelare i Diritti dell’Uomo e permettere a chi parte di poterlo fare in maniera legale e umana. Per questo e’ importante aprire corridoi umanitari per chi fugge da guerre, carestie, dittature, ma occorre una risposta concreta anche dal punto di vista dell’accoglienza” afferma Maria Grazia Lanzani, Presidente di SOS Villaggi dei Bambini. (

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