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Il 23 febbraio a Catanzaro manifestazione a sostegno del popolo palestinese

“Venerdì 23 febbraio 2024 a Catanzaro si terrà il corteo di sostegno e di solidarietà al popolo palestinese. La partenza sarà da Piazza Matteotti alle ore 17,00. Il corteo arriverà in Piazza Prefettura Catanzaro. Questo corteo giunge al culmine di un mese di intense mobilitazioni nella nostra provincia e anche a Catanzaro. Il 10 febbraio abbiamo tenuto un partecipato sit-in sul Lungomare di Catanzaro Lido; il 15 febbraio abbiamo riempito la sala del Consiglio Comunale del Comune di Soverato per un dibattito ampio ed affollatissimo al quale ha fornito il suo contributo anche Moni Ovadia; infine domenica scorsa 18 febbraio una performance artistica e musicale presso il civico trame di Lamezia Terme ha chiuso le iniziative di preparazione alla manifestazione di giorno 23.

La manifestazione di Catanzaro si lega intimamente all’impegno generale nazionale che per la medesima giornata di venerdì 23 vede l’indizione di uno sciopero generale contro il genocidio in corso a Gaza e a sostegno delle ragioni del popolo palestinese e- in una sorte di simbolica staffetta – apre la strada al corteo nazionale che il giorno dopo si terrà in Milano.

L’unione tra le mobilitazioni di tutte le città può davvero portare a significativi risultati. Prova di ciò è la sempre più crescente sofferenza dell’establishment verso la solidarietà attiva e militante a fianco della resistenza palestinese.  E così sono stati costretti a praticare la censura di stato addirittura su un cantante sanremese – con le scuse presentate all’ambasciatore di Israele – e ad ordinare le manganellate a freddo della Polizia in danno di quanti presidiavano le sedi Rai con uno striscione chiedendo una informazione almeno corretta e dignitosa sul massacro.

Ma tutto questo non ha fermato e non ferma la partecipazione militante.

Non potrebbe essere diversamente a fronte di operazioni militari che hanno annientato l’ultimo ospedale funzionante a Gaza ed hanno causato ad oggi oltre trentamila morti, dei quali più di dodicimila bambini.

Ed in queste ore l’esercito israeliano – che ha chiuso ogni accesso gettando nella carestia i palestinesi, già privi di acqua, medicinali, fonti di energia –minaccia di avanzare anche nella città di Rafah per raderla al suolo e sterminarne la popolazione.

Essere in piazza venerdì 23 febbraio a Catanzaro vorrà dire ancora una volta gridare tutta la nostra indignazione nei confronti di un governo e di un parlamento incapaci di pronunciare la parola genocidio, annullare la cooperazione militare con Israele, ritirare l’ambasciatore e promuovere sanzioni mirate contro il regime genocida sionista.

Perché sono necessarie azioni concrete, non i generici quanto sterili appelli alla pace promossi dalla opposizione parlamentare mentre uno degli eserciti più attrezzati al mondo prosegue indisturbato lo sterminio di civili inermi.

Dobbiamo affermarlo con chiarezza: oggi chi non si mobilita in concreto – come hanno già fatto il Sudafrica od il Brasile – si schiera a sostegno dei bombardieri e dell’esercito israeliani.

E chiediamo allora a quanti ancora non hanno deciso di schierarsi:

A quanti morti si supera la soglia dell’indignazione? E quella della vergogna?

Quanti bambini dovranno ancora essere amputati senza anestesia?

A quanti ancora dovrà essere tolta la vita? Quanti dovranno rimanere orfani?

Per questo continueremo a gridare Free Palestine e a pretendere l’immediato cessate il fuoco e il ritiro di Israele da tutti i territori occupati, come del resto impongono le risoluzioni Onu da sempre ignorate dal governo israeliano.

Per la autodeterminazione del popolo palestinese!

Con la Palestina nel cuore!”.

A comunicarlo in una nota il coordinamento provinciale di Catanzaro a sostegno del popolo palestinese.

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