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Incidente stradale Montauro, Potere al Popolo Catanzaro: “Vicini al dolore delle famiglie“

“Quattro giovani deceduti e un ferito grave, questo è il drammatico bilancio dell’incidente stradale avvenuto sabato 6 gennaio 2024 sulla SS106, ora E90, nel territorio del comune di Montauro in provincia di Catanzaro.

In queste occasioni drammatiche le parole, anche le più sentite e intime, possono risultare improprie e fuori luogo. di certo, lo sappiamo, non leniscono l’immenso e devastante dolore di chi con questi giovani ha un legame. Consci di ciò, COME Potere al Popolo ci uniamo autenticamente al dolore delle famiglie delle vittime. proprio questa nostra autentica vicinanza ci impone di raccontare una narrazione soprattutto quando si leggono commenti indecenti come quelli pronunciati da Salvini e da Occhiuto.

Giusto per rammentare e per conservare la memoria collettiva. Dal primo gennaio 2013 al 31 dicembre 2023, sulla SS 106, le vittime per incidenti sono state 228, la maggior parte per i frequenti scontri frontali.

Il governo Meloni, con un proprio emendamento alla manovra, ha dirottato 1,6 miliardi di euro dal Fondo di Sviluppo e Coesione (destinati al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale) destinati alla Calabria e alla Sicilia sul Ponte sullo stretto di Messina, un’opera voluta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, congelando le somme fino al 2029.

Una scelta accettata servilmente dal Presidente della Giunta Regionale Occhiuto, che rappresenta un vero e proprio attacco alle popolazioni calabresi e siciliane, che si somma alla devastazione ambientale e sociale portata avanti con la guerra praticata dalle multinazionali dell’eolico realizzata col benestare dell’attuale Giunta Regionale.

Finanziamenti, secondo noi, da destinare alla elaborazione di un nuovo piano dei trasporti e della mobilità, con l’obiettivo di trasportare nel modo corretto e nel tempo giusto.

Un piano che modelli un sistema della mobilità e dei trasporti integrato ed intermodale, in cui la ferrovia ed il trasporto pubblico locale siano concorrenziali all’automobile privata.

Giusto per fare qualche esempio:

  • potenziare le ferrovie sia sul versante tirrenico che su quello jonico;
  • una maggiore integrazione fra FS e porti, a partire dal più grande porto transhipment del Mediterraneo, quello di Gioia Tauro. servirebbe dunque un trasporto pubblico efficiente per un traffico razionale e non caotico, strade sicure, un esempio per tutti la SS 106.
  • Incentivare trasporti collettivi (dai costi esterni minori e dalla maggior sopportabilità ambientale e sociale) e verso l’intermodalità, intesa non come compatibilizzazione del trasporto su gomma ed individuale con altri vettori, ma pensata come un cambiamento radicale dei trasporti della Calabria e del paese.

Il Ponte accentua il modello attuale, caratterizzato in gran parte dal trasporto su gomma.

Il ponte é dannoso anche a prescindere dalla sua costruzione perché dilapida risorse e uccide i territori. Il tempo che si perde, le risorse sprecate sono già ora un danno per le popolazioni locali.

“La grande opera”, questo è il Ponte sullo Stretto nell’agiografia di chi lo vuole realizzare. Da aggiungere alle sette meraviglie del mondo, come le piramidi. Puro strumento di distrazione di massa.

Un disastro ambientale e finanziario dall’entità smisurata che deve essere impedito ad ogni costo, per queste ragioni siamo impegnati nella costruzione di una mobilitazione di massa contro di esso“.

Lo afferma in una nota ‘Potere al Popolo’ Catanzaro.

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