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L’Unical e i suoi studenti entrano ufficialmente nel Complesso di San Domenico di Cosenza. Il sindaco Caruso: “Un momento storico”

Un momento storico per la città e per la nostra comunità”. Così ha definito il Sindaco Franz Caruso l’arrivo nel complesso monumentale di San Domenico, nel centro storico della città, dei primi 119 studenti del corso di laurea in scienze infermieristiche partito ufficialmente questa mattina.

“Quello di oggi – ha detto ancora Franz Caruso – è il risultato per il quale abbiamo lavorato dal momento in cui ci siamo insediati alla guida della città. E’ stato un percorso lungo, ma proficuo e che rappresenta un valore aggiunto non solo per la città, ma anche per la nostra provincia e per la Calabria”.

Rivolgendosi direttamente agli studenti, il primo cittadino ha ricordato loro che “l’Università si insedia in questo monumento della città, del 1400, che ha ospitato Tommaso Campanella, attratto a Cosenza da Bernardino Telesio, e che rappresenta la storia della cultura nazionale e mondiale. Se tutto questo si è realizzato – ha rimarcato Franz Caruso – è perché si sono incontrate due volontà, ma soprattutto perché, con convinzione, il Rettore Nicola Leone ha manifestato la volontà di uscire fuori dal Campus e di portare nella città capoluogo una realtà così importante come il corso universitario di scienze infermieristiche. Se non c’è la volontà dell’uomo, difficilmente le parole si concretizzano in azioni. Noi invece, grazie a Nicola Leone, siamo passati dalle parole ai fatti. Sono emozionato, ma soddisfatto, perché realizzare, dopo appena un anno e dieci mesi dal mio insediamento questo risultato, era impensabile”.

La soddisfazione del Sindaco Franz Caruso è ancora più palpabile “perché – ha ricordato – che dell’apertura dell’Università al territorio e di mettere radici nella città di Cosenza si parlava da cinquant’anni, ma il proposito non si era mai concretizzato. Oggi, dopo 50 anni, non solo l’Università sbarca a Cosenza, ma arriva nel suo centro storico. La storia si ripete – ha sottolineato ancora Franz Caruso – perché, quando nel 1972 l’Università si insediò ad Arcavacata, gli uffici amministrativi e il Rettorato erano qui di fronte a Palazzo Ferrari, il palazzo comunale messo a disposizione dell’indimenticato e indimenticabile Rettore Beniamino Andreatta. Oggi arrivano 119 giovani studenti che entrano a San Domenico per studiare e per vivere la città e il nostro centro storico, portatori di una linfa vitale che deve alimentare l’obiettivo della rinascita della Cosenza antica”.

E a proposito di Palazzo Ferrari, il Sindaco nell’annunciare l’intenzione, insieme all’Unical, di pubblicare un bando per invitare i proprietari di alloggi sfitti per metterli a disposizione degli studenti, ha fatto cenno al progetto di destinare Palazzo Ferrari, di proprietà del Comune, e che è stato di recente svuotato degli uffici comunali, agli alloggi per gli studenti di infermieristica. “Sarebbe il completamento di un’opera a favore della residenzialità degli studenti in questo territorio per far rivivere veramente la città”.

Mentre in tutte le altre regioni d’Italia le iscrizioni al corso di laurea in Infermieristica sono in calo, la Calabria fa eccezione e va controcorrente registrando un vero e proprio boom di richieste, trainata dal primo anno del nuovo corso istituito dall’Università della Calabria. L’attivazione del nuovo corso presso l’Università della Calabria ha destato un enorme interesse: le domande arrivate sono state più del triplo dei posti disponibili.

Così, mentre in tutte le altre regioni d’Italia la laurea in infermieristica è in calo di richieste, la Calabria è l’unica in crescita del Paese, grazie alle 401 domande ricevute all’Unical e ad una sostanziale tenuta della Università Magna Graecia, che perde solo 40 domande rispetto allo scorso anno. Complessivamente la Calabria aumenta del 46%; mentre la media nazionale scende del 10%.

Questo il dato significativo annunciato dal Rettore Nicola Leone nel corso dell’inaugurazione del nuovo corso di laurea in Infermieristica, nello storico edificio quattrocentesco, nel quale sono stati ricavati spazi destinati ad aule, uffici e servizi. «In questo modo – ha affermato il rettore Nicola Leone – dopo la partenza del corso di Medicina e chirurgia e Tecnologie digitali, offriamo un’ulteriore risposta alla fortissima domanda di formazione sanitaria che arriva dai giovani calabresi e, in aggiunta, andiamo in soccorso del territorio che, in questo campo, vive da anni una grave emergenza. Aumenteremo i posti nei prossimi anni ed a regime saranno più di 500 gli iscritti che svolgeranno la formazione “sul campo” nelle strutture ospedaliere del territorio in supporto al personale sanitario”.

Il Rettore si è poi soffermato sul contributo che l’Università della Calabria sta offrendo per il rilancio del centro storico di Cosenza. “Il corso di laurea in Infermieristica non è un’iniziativa isolata, ma segue di qualche settimana quella relativa al progetto Open Incubator che ha consentito di selezionare dieci start up a vocazione turistica e culturale che vengono ospitate a Palazzo Spadafora, nel rione Santa Lucia. Inoltre, non appena otterremo la disponibilità di una sala convegni, il complesso di San Domenico potrà diventare la sede di eventi scientifici e culturali organizzati dall’Università, quali seminari, corsi di alta formazione o Summer School. Riteniamo che l’attivazione di nuove iniziative e la presenza di giovani universitari possa contribuire ad innescare dei meccanismi virtuosi per animare e rivitalizzare la parte storica della città”.

Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella, il comandante della legione carabinieri Calabria Pietro Salsano, il nuovo questore Giuseppe Cannizzaro, l’arcivescovo monsignor Giovanni Checchinato, il commissario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza Vitaliano De Salazar e il presidente dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza Antonio Graziano.

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