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I movimenti di Corigliano-Rossano: “Le 4 figuracce di Rapani su Enel e le minacce social di FdI”

“Quella a cui stiamo assistendo in questi giorni è la completa deflagrazione di tutte le contraddizioni ed inadeguatezze di un circolo paesano di partito, quello di FDI, e del suo senatore nominato, Rapani, su una questione che rischia di diventare storica: quella della rinuncia del nuovo management Enel, quindi del Governo Meloni, a 14 milioni di euro di PNRR per rilanciare in chiave energetica il nostro sito di Sant’Irene.

In questa vicenda la peggiore figura la sta facendo certamente il senatore-turista, Rapani, al quale qualsiasi comunicatore mediocre avrebbe certamente consigliato quanto meno il silenzio ma che invece ha deciso di esercitare la sua storica prosopopea tentando un altro clamoroso, stavolta impossibile, scarica barile, collezionando non una figuraccia, ma quattro.

La prima perché si è dimostrato ancora una volta totalmente incapace di incidere nelle dinamiche nazionali e totalmente prono nei confronti delle scelte anti-calabria ed anti-sibaritide del suo Governo, il quale dopo aver tagliato un miliardo di euro agli enti pubblici calabresi, decide di rinunciare agli investimenti sull’idrogeno verde (chissà per quale strampalata alternativa) e buttando 14 milioni di euro di fondi già destinati a Corigliano-Rossano.

La seconda perché, piuttosto di sbattere i pugni a Roma e cercare di fare quadrato – come stanno facendo dappertutto e per tutte le questioni – da perfetto turista ha tentato addirittura di scaricare le responsabilità del proprio Governo sul Sindaco che invece aveva avuto il grande merito di insistere sul percorso del rilancio sostenibile, ottenendo la partecipazione di Enel al bando regionale sull’idrogeno verde.

La terza perché, accecato dalla ossessione di fare comunicati stampa (l’unica attività palpabile della sua lussuosa avventura romana) nemmeno si è reso conto che questa non è una scelta per Corigliano-Rossano, ma una scelta (assurda) del proprio Governo – sulla scorta di logiche di profitto – che infatti accomuna Corigliano-Rossano e La Spezia.

La quarta perché, nel tentativo di fare scarica barile sul sindaco di Corigliano-Rossano e quasi schernendolo per il giusto entusiasmo manifestato quando è stato approvato il finanziamento di 14 milioni per la nostra centrale (il primo investimento pubblico dopo decenni di nulla), nemmeno si è accorto di schernire anche il sindaco di La Spezia, che aveva manifestato lo stesso entusiasmo per lo stesso progetto (1 milione in meno) e che però è un sindaco di centrodestra sostenuto da Fratelli d’Italia.

Un vero e proprio disastro politico ed istituzionale, una dimostrazione colossale di incapacità di incisione che rende giustizia a tutti i roboanti e sprezzanti proclami fatti nel passato nei confronti dei parlamentari 5s ed anche dei suoi ex colleghi di partito.

Un altro dal momento che la parola “disastro” è ormai quella che meglio si accomuna all’avventura gastronomica di Rapani, che poi – evidentemente messo spalle al muro dalla propria prosopopea – ha tentato di sguinzagliare il famigerato profilo di FDI Corigliano-Rossano per fare un po di confusione. Infatti dopo una lunghissima serie di deliri, si è finalmente rivelato con una minaccia pubblica in pieno stile corleonese, non si sa rivolto a chi e per cosa: “Suonatore senza pubblico appena Enel ci darà i documenti ti sputtaniamo come prestanome..FURFANTE ”.

No, cari concittadini, non stiamo parlando del profilo social di un guappo di quartiere sgrammaticato e con forti problemi di relazioni sociali, stiamo parlando del profilo ufficiale della sezione di Corigliano-Rossano del partito Fratelli d’Italia. Una vergogna che resterà scolpita nella storia della città come il momento più basso ed ignobile mai toccato dalla “politica” cittadina, dove la parola politica è francamente abusata e fuori luogo. L’ espressione più cristallina di una modalità di gestione del potere barbarica, arrogante ed incivile che purtroppo ha caratterizzato il territorio per lungo tempo e che ora reagisce con tutta la propria autentica violenza di fronte ad una forza di governo cittadino pulita, efficace e moderna che continua ad impedirgli, fortunatamente, di rimettere le mani sulla città. Un gesto che sta facendo rivoltare nella tomba tutti coloro – di tutti gli schieramenti politici compresi quelli di centro destra – che hanno contribuito politicamente a rendere la nostra città quella realtà sociale ed istituzionale importante e civile che oggi rappresenta.

Crediamo che non ci sia da aggiungere null’altro.

Ad Enel ribadiamo che la città merita rispetto, e che la rinuncia ad un finanziamento pubblico di quasi 15 milioni di euro per il rilancio del sito rappresenta una violenza al territorio che finalmente – grazie al lavoro sinergico tra Comune, Regione ed Enel – aveva individuato una prospettiva sostenibile e compatibile, che non ha alcuna alternativa se non quella di smantellare, bonificare e fare i bagagli”.

Lo affermano in una nota i movimenti:

CORIGLIANO-ROSSANO PULITA

CORIGLIANO-ROSSANO FUTURA

EUROPA VERDE CORIGLIANO-ROSSANO

UNITI PER STASI SINDACO

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