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Reggina: non saldati i fornitori aderenti, l’omologa concede(va) 30 giorni di tempo

Pochi i fornitori, nove in tutto, che hanno accettato – alcuni per amor di patria – di venire incontro alla Reggina pur di essere saldati entro 30 giorni. Anziché entro 120 giorni, come la stragrande maggioranza che non ha accettato alcun tipo di riduzione degli importi dovuti. Il Dispaccio ha avuto modo di verificarne tre di questi nove, di importo molto diverso tra ognuno di loro: nessuno risulta saldato.

Ad alcuni è stato comunicato che i 30 giorni partirebbero – a dire della Reggina – dall’ultimo giorno utile per il ricorso in appello, dato che la sentenza – sempre a dire della Reggina – non è definitiva. Il provvedimento emesso dal Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria, con il quale gli amaranto hanno presentato iscrizione in Serie B – bocciata dalla Covisoc – è del 12 giugno scorso.

Giova ricordare come i debiti verso questi nove fornitori siano stati accollati dalla CGA srl, ossia una società terza con sede al medesimo indirizzo della Enjoy srl, sempre della galassia di Felice Saladini.

Leggiamo cosa recita la sentenza di omologa del Tribunale reggino: “il debito verso fornitori aderenti all’Accordo pari ad € 246.354 verrà estinto, con stralcio parziale per la somma di € 144.911, come da accordi sottoscritti con i creditori attraverso l’accollo del debito da parte della società CGA S.r.l. terza successivamente alla sentenza definitiva di omologazione”.

p.f.

Leggi anche: Reggina, una società terza si accolla i debiti verso fornitori con accordo transato

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