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Antonio Latella e la Reggina raccontata quando la Serie A era un miraggio

di Paolo Ficara – I patimenti della Reggina in questi giorni, che probabilmente diventeranno settimane, ci preoccupano ma non ci distraggono. Così come non ci preoccupano gli anni che passano, la quotidianità che si porta via le persone ed assieme a loro un pizzico di felicità. Unendo queste due tematiche all’affetto che proviamo verso due stimati colleghi come Giampaolo ed Angela, viene spontaneo dedicare un ricordo a loro padre Antonio Latella che ci ha lasciati martedì 4 luglio.

Al pari di un altro collega emerso, come lui, anche a livello nazionale, e che come lui ci ha lasciati in questo 2023, Antonio Latella ha sul petto una medaglia. Sicuramente meno tecnico ma probabilmente più istrionico rispetto a Manlio Galimi, entrambi sono riusciti a rendersi invisi sia alle tifoserie di campanile opposto rispetto alla Reggina, sia – in parte – alla propria.

E questo significa possedere la dote di raccontare i fatti seguendone l’evidenza. Sviluppando il proprio pensiero, ove necessario. Senza andare alla ricerca del consenso. Alla fine del percorso, però, resta la quantità di passione che ci hai messo.

Antonio Latella, per la mia generazione, è il reggino che ha “spodestato” il catanzarese Orlando Rotondaro dalla conduzione del programma del lunedì pomeriggio, sulla più catanzarese delle emittenti ossia Telespazio Calabria. Stiamo parlando della seconda metà degli anni ’90.

Ciò non ha significato certo un atteggiamento di favore, o ancor peggio di annullamento del pensiero critico, verso la Reggina. Anzi. La frase “quella sedia è vuota” quando magari il club di Lillo Foti gli negava la partecipazione di un tesserato, è rimasta nella storia. Eppure, pur senza deporre lo spirito critico del giornalista, si era presentato spavaldamente con la sciarpa amaranto a salvezza avvenuta nel 1997. In una tv regionale, con telefonate in diretta da ogni angolo della Calabria. Un eroe.

Comprenderete come in quel periodo, per la Reggina, la Serie A rappresentasse ancora un miraggio. Avendovi partecipato fino a due lustri prima, la gloria era toccata solo al Catanzaro nell’intera regione. Con i suoi modi particolari, Antonio Latella ha avvicinato l’argomento Reggina ad una tifoseria che ancor prima di sfidare Inter, Juventus e Milan, trovava nella supremazia regionale la massima soddisfazione. Se entrambi i figli ne hanno ereditato la passione per il giornalismo, significa che ne possedeva da vendere.

Un abbraccio ad Angela, Giampaolo e ai loro cari.

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