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Homereggio-calabria-brasileReggio Calabria-Brasile: il diario del 23 giugno

Reggio Calabria-Brasile: il diario del 23 giugno

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Il tempo scorre veloce qui a Pititinga, nonostante i ritmi siano infinitamente più lenti di quelli di una grande città, è già lunedì 23 giugno, la vigilia della partita che i nostri campioni stanno aspettando da giorni: quella tra la squadra dei bambini di ActionAid Italia e quella di ActionAid Brasile. Oggi, Aldo guida l’ultimo allenamento prima della grande sfida. Prima, però, c’è un altro piccolo passo da compiere: scegliere i capitani delle due squadre. La decisione è talmente delicata, che può essere presa solo in modo assolutamente democratico: Aldo dà a ciascun membro della spedizione la responsabilità di votare il capitano della propria squadra. E così, ognuno dei bambini deposita il proprio voto nelle due urne. Enrico e Aldo eseguono lo scrutinio e proclamano il capitano e il vice capitano di ciascuna seleções. L’Italia elegge Mondir come capitano e Domenico come vice, mentre i brasiliani nominano Ryan come primo e Pedro come secondo. Occorre scegliere anche chi avrà il ruolo del portiere: per l’Italia i bambini indicano Davide, mentre Domenico si propone per dare il cambio al proprio compagno durante il secondo tempo. I brasiliani, invece, affidano a Pedro il delicato compito di difendere la porta per tutta la partita.

A questo punto i bambini sono pronti per l’ultimo allenamento con Aldo. Correre dietro la palla è nuovamente una grande gioia, nonostante la fitta pioggia della giornata.

Al termine dell’allenamento chiediamo a Mondir se è felice di essere stato eletto capitano. Lui sembra titubante e dichiara di non aver gradito tanto questa scelta, perché a lui non piace comandare. Inizia un approfondito dibattito in cui cerchiamo di spiegare l’enorme differenza tra comandare e guidare: un capitano ha la responsabilità di guidare la sua squadra verso la vittoria, non di comandare i suoi membri e prendere decisioni al loro posto. Mondir sembra ora molto più convinto del ruolo che gli è stato attribuito.

Dopo pranzo, cantando all’infinito una filastrocca brasiliana, i bambini si dedicano a preparare degli splendidi volantini che verranno affissi per tutto il villaggio di Pititinga per invitare tutta la comunità ad assistere alla grande sfida di domani.

Per premiarli del lavoro svolto, abbiamo una piccola sorpresa per le due squadre. Decidiamo di mostrare loro la clip che racconta il “mitico” incontro con gli azzurri di due giorni fa. Non è facile descrivere l’emozione dei bambini mentre rivedono i loro volti, ascoltano le loro voci e ridono alle battute di Enrico. È come rivivere quei momenti indimenticabili; scoprire per la prima volta, con lo stupore e l’innocenza che solo i bambini conservano, di essere i protagonisti di un racconto collettivo, di un film. Una narrazione che coinvolge e commuove anche tutto lo staff di ActionAid e della RAI che sta vivendo questa esperienza al fianco di questi piccoli grandi campioni.

Nel frattempo, Enrico e un rappresentante di ActionAid sono andati a trovare il Presidente della FIGC Giancarlo Abete e il Vice Presidente Demetrio Albertini. L’incontro è avvenuto nell’albergo blindato dove gli Azzurri sono in ritiro in vista della partita decisiva contro l’Uruguay. L’obiettivo di questa missione è quello di portare in dono un pallone autografato dai nostri piccoli eroi. Con questo regalo, i nostri protagonisti intendono dare alla Nazionale nuova energia e determinazione : la stessa forza che impiegano per affrontare le sfide quotidiane nelle loro città.

È già sera ed è ora di tifare tutti insieme per il Brasile, che oggi affronta il Camerun per sigillare il girone di qualificazione con un primo posto in classifica. I bambini indossano le bandiere del Brasile e si dipingono il volto di giallo e verde, cantano ed esultano insieme festeggiando uno spettacolare 4 a 1. Meglio di così per i brasiliani non poteva andare e gli italiani sono felici tanto quanto loro. Speriamo che tanto entusiasmo porti bene anche agli Azzurri domani.

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