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Canotto a Reggina Talk: “Spero di ritornare presto. La promozione in C? Sono fiducioso”

di Paolo Ficara – Non è un pesce d’aprile. La Reggina è dentro la pelle di Gigi Canotto, e questo già si sapeva. Arrivato al Sant’Agata nemmeno adolescente, ha coronato il sogno di giocare con la prima squadra solo dopo un lungo girovagare. Quella botta terrificante valsa l’1-0 all’Ascoli, nella penultima gara ufficiale di quella Reggina 1914 in Serie B, nel 2023.

Intervenuto a Reggina Talk, l’attuale attaccante del Frosinone è rimasto anche lui, come tanti di noi, a quel gol che fece venire giù lo stadio: “Sono sempre un grande tifoso della Reggina, la sto seguendo. Sono orgoglioso dei ragazzi, stanno facendo qualcosa di straordinario. Cosa mi è rimasto del boato contro l’Ascoli? A pensarlo, mi vengono i brividi. Quando ho deciso di tornare a Reggio, era per restarci tanti anni. C’era tutto per fare bene. Non ci meritavamo quel che è successo. Pensare al gol per disputare i playoff, e a tutto quello che è successo prima… Abbiamo lasciato ai tifosi un gruppo che onorava la maglia”.

“Cosa faceva la differenza in quella squadra? Tutto – afferma candidamente Canotto a Reggina Talk – Da gennaio in poi, sapete le situazioni che si sono create. Situazioni delicate. L’esultanza contenuta della proprietà al mio gol contro l’Ascoli? Non la saprei spiegare. Posso ricordare, quando ho fatto gol, che è venuto giù lo stadio. Rivedendo i video, si sono abbracciate persone che non si conoscevano. Mi sono arrivati messaggi di gente che ha vissuto la Serie A. Ed io me la ricordo, perché facevo il raccattapalle. Reggio è casa, mi ha accolto quando avevo 12 anni. Quando sono ritornato per giocare in prima squadra, ad un livello importante, è stata un’emozione incredibile”.

Poi Canotto ritorna su quella scena, con i vertici societari che restano seduti, unici in tutto lo stadio Granillo al momento del suo gol valso l’accesso ai playoff: “Ho rivisto il gol. Non esultare, fa capire qualcosa che non va. Non penso che la proprietà non volesse andare in Serie A. Penso sarebbe cambiato qualcosa, i debiti si risanano. Ad oggi, alcune domande me le faccio”.

Infine, la rivelazione: “Il mio desiderio è sempre quello di ritornare. Magari un giorno, spero presto. Voglio riportare la Reggina dove merita. Per quest’anno, sono fiducioso. Sento qualcosa. La Reggina ce la può fare”.

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