di Paolo Ficara – Finalmente uno scontro diretto. Al “D’Ippolito” di Lamezia, la Reggina rende visita a quel Sambiase che all’andata, pareggiando al “Granillo”, aveva di fatto facilitato l’addio al tecnico Rosario Pergolizzi. Sul campo della quarta forza del girone I gli amaranto, che hanno giocato praticamente in casa grazie al sostegno di 1.500 tifosi giunti da Reggio, ottengono i tre punti nel recupero grazie ad un acuto di Barillà.
LE SCELTE – Nel 4-3-3 di Trocini c’è spazio per Vesprini e Cham come terzini, Porcino mezzala destra a centrocampo, Renelus a completare inizialmente a sinistra il tridente con Barranco e Ragusa. Morelli conserva anch’egli l’intelaiatura con un 4-3-3 con il vertice alto di centrocampo.
NERVOSISMO E POCO ALTRO – Pochi sussulti nella prima frazione con due occasioni per parte. Deboli e centrali le conclusioni di girasole e Adejo sugli sviluppi di altrettanti corner. Non fa meglio dall’altro Strumpo, mentre Carella dalla distanza vede finire di poco alto un destro deviato. Un po’ di nervosismo all’intervallo, dopo un contatto in area tra Zerbo e Laaribi.
ALL’ULTIMO RESPIRO – Ancora peggio il dato dei tiri in porta nella ripresa. Lagonigro si deve impegnare due volte in uscita. Trocini prova ad attingere dalla panchina, come al solito, senza modificare l’assetto. Giuliodori e Grillo vengono preferiti a Vesprini e Renelus. Poi l’ingresso di Urso per Ragusa, fa andare Porcino in posizione di ala destra. Curiale e De Felice rilevano Barranco e lo stesso Porcino. Solo nel recupero, il guizzo vincente: Grillo si accentra da sinistra, e col destro pennella per Barillà lasciato saltare indisturbato dalla difesa. Il portiere Giuliani non può nulla, al 94′ la Reggina è avanti.
DOMENICA ARRIVA LA VIBONESE – Il Siracusa riesce a piegare il Castrumfavara 3-1, rimediando dopo l’iniziale svantaggio nella prima frazione. La distanza attuale dalla vetta, dopo il ritiro dell’Akragas, è oggi di 4 punti per la Reggina. Ma è anche vero che, classifica alla mano, la gara col Sambiase potenzialmente rappresentava quella più insidiosa di questo rush finale. Domenica servirà la spinta del “Granillo”, per piegare una Vibonese in calo. Il Siracusa si recherà a Licata.