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“La città brucia”, al Liceo Campanella di Lamezia l’Iliade di Omero canta e incanta nell’opera di Angelica Artemisia Pedatella

Ci sono storie immortali che ci accompagnano da sempre: le grandi storie dell’umanità. Questa è l’ILIADE con le sue vicende struggenti, che – nel giorno dedicato al teatro – ha avuto luogo al Liceo Campanella nella rassegna ECCE LIBER moderato dalla prof.ssa Licia Di Salvo e realizzato con il contributo del MIC – Fondo per la promozione della lettura, della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario. Le donne, gli eroi, i sentimenti di persone che vissero una vicenda che ha segnato per sempre la nostra civiltà.

Tutto questo riceve una luce nuova nell’opera di Angelica Artemisia Pedatella, “ILIOS. La città brucia”, un libro che parla di noi. Parla della nostra contemporaneità, ci spiega tutto quello che ci serve sapere per vivere. I grandi poemi del passato si sono conservati perché hanno avuto questa capacità: quella di spiegarci il presente, di insegnarci a vivere con più consapevolezza.

«Poter raccontare la vita degli eroi e delle loro donne ad un pubblico in formazione come quello dei ragazzi a scuola è davvero una opportunità importantissima per chi si occupa di arte, come me – sottolinea Angelica Artemisia. – Non è solo emozionante, è un’opera sociale e civile. Tra l’altro, avere avuto l’opportunità di entrare nell’intimo delle storie dei personaggi dell’Iliade mi ha fornito chiavi di lettura fondamentali per la vita che è davvero un onore poter condividere con gli altri».

La discussione con i docenti e con gli studenti del Liceo Campanella ha toccato tematiche e corde varie e molteplici, suscitando emozione profonda. Regista e performer, Angelica Artemisia Pedatella ha interpretato alcuni dei passi del libro, accompagnata dalle coreografie del prof. Roberto Tripodi e degli studenti del corso coreutico del Liceo Campanella, tra cui i due solisti Giada Guzzo e Raphael Burgo, già ballerini della “Compagnia Teatrale BA17”, il team di artisti diretto dalla stessa Pedatella.

«La lettura ad alta voce è un esercizio fondamentale – continua l’autrice – una attività che dovrebbe diventare curricolare nelle scuole, perché davvero entra a far parte della nostra vita quotidiana. Mi piacerebbe poter diffondere questa “arte” perché aiuterebbe a comprendere meglio e a sentire in profondità le grandi pagine di letteratura che spesso non sappiamo più leggere davvero».

Gli interventi delle docenti e degli studenti che hanno realizzato riflessioni e opere danznti e pittoriche ispirate ai personaggi dell’Iliade hanno reso la presentazione quasi uno spettacolo, un momento di condivisione profonda. Aiace, Elena, Achille, Ettore, Andromaca hanno vibrato profondamente offrendo una lezione morale contemporanea e trasformando l’evento quasi in un laboratorio di idee che si è concluso con la promessa di un nuovo appuntamento alla scoperta dei pensieri e dei sentimenti più profondi degli eroi antichi. Soddisfazione da parte della dirigente scolastica dott.ssa Susanna Mustari la quale ha sottolineato quanto sia importante “ praticare la lettura, strumento che permette quei “viaggi immobili” nel tempo e nello spazio. Quando poi i testi pongono l’uomo al centro, essi diventano anche mezzi di conoscenza interiore, orizzonti di umanità”

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