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A Sangineto la presentazione del docufilm internazionale “Alberto Sordi secret”

Dopo la presentazione-omaggio all’ultima Festa del Cinema di Roma e al Senato della Repubblica, dopo aver vinto i Premi Anna Magnani e Ischia Global Film & Music Festival e aver ricevuto a oggi ben 17 premi internazionali, dagli Stati Uniti all’India, dall’Australia fino a tutta l’Europa, il docufilm internazionale “Alberto Sordi secret”, il primo sulla vita privata dell’Alberto nazionale scritto e diretto da suo cugino Igor Righetti, giornalista e conduttore radiotelevisivo Rai, sarà premiato anche in Calabria, alla V edizione di Filmare Festival.

Righetti sarà presente sabato 19 luglio alle 18 a Palazzo Chiriaci (Lungomare di Cariati) e domenica 20 luglio alle 21 al Park Hotel delle Stelle di Sangineto per la conclusione della rassegna promossa dall’Associazione culturale “Calabriartes” di Enzo De Carlo con la direzione artistica di Francesca Piggianelli e la conduzione di Giò Di Sarno.

L’opera, anche in inglese e in spagnolo, è prodotta da Massimiliano Filippini e CameraWorks con la fotografia di Gianni Mammolotti, le musiche di Maria Sicari e i costumi di Stefano Giovani, ed è tratta dal libro, giunto all’11ª ristampa, “Alberto Sordi segreto” (amori nascosti, manie, rimpianti e maldicenze) scritto da Igor Righetti e pubblicato da Rubbettino editore con la prefazione del critico Gianni Canova.

Righetti svela allo spettatore, per la prima volta, l’infanzia e l’adolescenza di suo cugino Alberto Sordi che lo chiamava nipotino. E lo fa attingendo ai tanti ricordi vissuti in prima persona o narrati da suo padre e da suo nonno Primo Righetti, zio dell’attore, in situazioni di vita familiare assieme all’Alberto nazionale. “Li ho raccontati attraverso scene filmiche girate in bianco e nero, ambientate tra il 1920 e la fine del 1930, in costume e con auto d’epoca – dice il regista e sceneggiatore Igor Righetti – che grazie al cast eccezionale emozionano e strappano tante risate agli spettatori. Tra i protagonisti ci sono Fioretta Mari, Maurizio Mattioli, Emanuela Aureli, Daniela Giordano, Mirko Frezza, Enzo Salvi, Daniele Foresi, Lorenzo Castelluccio. Questa parte si intreccia con quella documentaristica con le foto provenienti dai nostri album di famiglia, i video inediti dell’Istituto Luce, la voce narrante che accompagna lo spettatore e gli interventi di Pupi Avati, Rosanna Vaudetti, Elena de Curtis (nipote di Totò), il re dei paparazzi Rino Barillari, Patrizia e Giada de Blanck, Sabrina Sammarini (figlia dell’attrice Anna Longhi) e tanti altri. Inoltre, vedere Alberto bambino così determinato e disposto a enormi sacrifici purché si avverasse il suo sogno di diventare l’attore più grande, farà capire tanti aspetti della sua vita privata e rappresenta un messaggio importante per molti giovani. Gli interventi degli amici di Alberto sono testimonianze, non interviste, e hanno il ritmo veloce tipico dei reportages giornalistici dove la narrazione della storia è centrale”.

È noto che Alberto Sordi fosse riservatissimo, non amasse l’ostentazione e la sua vita privata fosse blindata. Con il pubblico, a cui era molto legato e riconoscente – e con i suoi collaboratori – ha condiviso soltanto la sua vita professionale. Chi meglio di un familiare come Igor Righetti che ha frequentato Alberto Sordi assieme alle rispettive famiglie può conoscere veramente fatti e antefatti? Un biopic in cui nulla è fiction, frutto di fantasia, ma dove invece i dialoghi, le situazioni e i personaggi ripercorrono la vita reale e sconosciuta al pubblico di Alberto Sordi.

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