“La realtà non è altro che un 'paesaggio nella nebbia': misterioso e tutto da scoprire” - Theo Anghelopoulos
HomeCalcioL'avvocato Santoro al Dispaccio: "Ingiustizia ripugnante verso la Reggina"

L’avvocato Santoro al Dispaccio: “Ingiustizia ripugnante verso la Reggina”

di Paolo Ficara – Tra i quattro avvocati incaricati di discutere il ricorso della Reggina, lo scorso 17 luglio al Collegio di Garanzia, c’era anche Sergio Santoro ex membro di Tar e Consiglio di Stato. Già capo di gabinetto di Gianni Alemanno. L’avvocato Santoro ha commentato ai microfoni del Dispaccio la motivazione offerta dall’ultimo grado di giustizia sportiva, spronando la Reggina a rivolgersi al Tar nonostante abbia di fatto passato la mano per l’incarico legale.

“Quando il Collegio di Garanzia parla di ricorso inammissibile, lo fa in riferimento alla famosa delibera dell’aprile scorso. Ma chi poteva sapere che il Tribunale di Reggio Calabria avrebbe poi stabilito una data diversa? – spiega l’avvocato Santoro – Va fatto ricorso al Tar, la delibera secondo me è sbagliata. So che è stato incaricato l’avvocato Cintioli, mio ex collega al Consiglio di Stato. Una scelta oculata ed opportuna”.

Sergio Santoro spiega meglio la risposta sull’inammissibilità del ricorso: “Questa cosiddetta inammissibilità non esiste. Come si fa a dire che la Reggina aveva l’onere di impugnare ad aprile? Davanti al Tribunale di Reggio, il club ha dovuto superare l’ostilità dei creditori tra cui l’Inps. Omologa non definitiva? Sarebbe come dire ad un malato che non può svolgere la cura. Il Tribunale di Reggio ha indicato la cura”.

“Summum ius, summa iniuria. Andare a sottilizzare in questo modo, significa attuare un’ingiustizia ripugnante. Se la si fa giocare, la Reggina si riprende – rimarca Santoro con forza – Il pagamento in ritardo era consentito dal Tribunale di Reggio Calabria, che ha scritto una sentenza perfetta. Dietro questa vicenda ci sono gli interessi del migliore meridione”.

Infine, l’avvocato Santoro sottolinea una contraddizione di fondo: “La decisione sovrana è quella del Tribunale di Reggio. L’ordinamento sportivo non si può sovrapporre allo Stato italiano. Se alla Reggina non venisse convalidata la posizione concessa dal Tribunale, in seguito ad una sospensione della sentenza, secondo la Figc dovrebbe uscire dal campionato: ma questo è un argomento fallace. Allora cosa ha fatto a fare la causa per l’esdebitazione?”.

Articoli Correlati