“Invano – sostenevano i transalpini André Schaeffner e André Coeuroy – chiuderai le orecchie al jazz. Il jazz è vita. È arte. È ebbrezza di suoni e rumori. È gioia animale di movimenti elastici. È melanconia di passioni. È noi oggi”.
E chissà se nel prossimo fine settimana il popolo reggino, della città e della provincia, riuscirà a non farsi travolgere dalle note e dalle storie di Reggio in Jazz. Torna, insomma, con la quattordicesima edizione, la rassegna ideata e realizzata dall’associazione culturale Naima e, quest’anno, anche con il concreto sostegno della Fondazione Carical.
Ma entriamo nel dettaglio dello show, lungo ben tre serate.
Alle ore 21,30 di venerdì 22 novembre sul proscenio del Teatro Odeon apparirà il californiano batterista Jeff Ballard che, unitamente a Fabrizio Bosso alla tromba e Rosario Giuliani al sax, nonché ad Alberto Gurrisi e il suo organo hammond, farà, anzi, costringeranno i presenti a compiere, su un pentagramma fattosi autostrada, un viaggio nelle melodie che più caratterizzano quel genere musicale nato in quel di New Orleans.
Sabato 23 novembre, sempre alle ore 21, anche le vetrate del Teatro Odeon vibreranno per buona colpa di Ray Gelato & The Giants. Uno spettacolo irresistibile che, chiamando in causa Renato Carosone, Fred Buscaglione e la musica popolare americana anni Cinquanta, farà sbarcare in riva allo Stretto pure Louis Prima, Frank Sinatra e Dean Martin. Un elettrizzante sabato sera, a quanto pare!
Palmi, patria di Leonida Rèpaci, ospiterà, domenica 24 novembre e al Teatro Manfroce, la serata finale di Reggio in Jazz. Ad esibirsi sarà quel Quintetto Atlantico reso vivo da Enzo Favata al sax, Daniele di Bonaventura al bandoneon, Marcello Peghin alla chitarra 10 corde, Salvatore Maltana al contrabbasso e U. T. Ghandi alla batteria. I cinque, intrecciando jazz e spartiti latinoamericani, celebreranno il venticinquesimo anniversario di pubblicazione dell’album “Atlantico” di Enzo Favata, un viaggio musicale ispirato agli scrittori latinoamericani come Borges, Sepúlveda, Márquez e Soriano.
Ultima annotazione: ad alzar la tela, svelando anche quest’anno originali scenografie, sarà, alle ore 21 del 22 novembre, quindi del venerdì sera all’Odeon, un quartetto di giovani talenti – Domenico Pizzimenti alla batteria, Daniele Laro al contrabasso, Andrea Paternostro al sax e Carmelo Gattuso alla chitarra – che, denominandosi Quartetto Jazz “Fourfold”, offriranno, agli amanti e ai curiosi, arrangiamenti nuovi, interpretazioni fresche, insomma, un minestrone che sa d’antico e profuma di moderno, che s’aggrappa alla tradizione ma fa’ l’occhiolino all’azzardo tipico giovanile.