“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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“Apsias. Racconti, detti e mottetti dell’Aspromonte”, il viaggio di Agostino e Antonio Morabito sarà presentato a Reggio Calabria

Appuntamento sabato 15 giugno alle ore 20:30, in piazza Municipio a Gallina, Reggio Calabria, in occasione dell’incontro promosso dalla fondazione Giuseppe Marino.

«Nel corso degli anni, sempre più, ho voluto raccontare i tanti “episodi”, e le tante “storie”, belle e anche tristi, divertenti e commoventi, le musiche e canzoni, i detti popolari e le
tante testimonianze che ho ricevuto nel corso dell’esistenza, dai miei genitori, nonni, parenti, zii, compari, e amici che mi sono stati vicini negli anni. I ricordi sono tantissimi e si affollano tutti nella mia mente. Anche i sogni si accavallano e continuo a sognare tante persone che non ci sono più».

È un affettuoso tributo alla sua famiglia e alla sua storia di vita intrecciata con quella della sua terra quello che Agostino Morabito, con un secolo di vita alle sue spalle, affida al figlio Antonio che ha curato la pubblicazione “Apsias. Racconti, detti e mottetti dell’Aspromonte”, edito da Media&Books.


Il racconto, scandito da citazioni e fotografie, si apre con il forte e antico richiamo al responso dell’Oracolo di Apollo a Delfi, che guidò la fondazione di Reggio da parte del mitico Ecista Artimedes di Calcide: «Laddove l’Apsìas, il più sacro dei fiumi, sfocia nel mare,

all’interno laddove scorre, al maschio una femmina s’avvinghia: là fonda una città, pertanto il Dio concede a te la terra Ausonia».

Il volume sarà presentato sabato 15 giugno alle ore 20:30, nella piazza Municipio di Gallina, a Reggio Calabria, in occasione dell’incontro promosso dalla fondazione Giuseppe Marino. Saranno presenti l’autore Agostino Morabito e il curatore Antonio Morabito.

Ad animare la conversazione saranno Valeria Varà, funzionario Architetto del ministero della Cultura, Enzo Vitale, presidente di fondazione Mediterranea, Santo Strati, editore e giornalista, e Antonio Marino presidente della Fondazione che quest’anno celebra i cento anni della nascita di Giuseppe Marino in memoria del quale è nata.

L’incontro sarà arricchito dalle letture dell’attrice Gisella Rescigno e dell’attore Antonio Scorziello.

«I racconti di mio padre Agostino fanno rivivere un mondo “antico”, in gran parte scomparso, ma pieno di ottimismo e di visione buona del mondo. Traspaiono in ogni racconto e detto, i valori e la saggezza di un tempo. Il messaggio finale non può essere che un riaggancio al passato, dai grandi tesori dell’antichità descritti con dovizia nella Prefazione, ai richiami pressanti di Agostino ad una vita più altruista, più giusta, più solidale e generosa. Dal passato al futuro. Guardare il patrimonio delle generazioni che ci han- no preceduto e salvare la memoria collettiva per costruire un futuro migliore di pace, convivenza, equità e benessere», scrive nell’epilogo il curatore del volume, Antonio Morabito.

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