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Reggio, Centro Sociale di Sbarre chiuso per ristrutturazione. Il sit-in degli anziani: “Consegna prevista per il 31 maggio, ma i lavori vanno a rilento”

A Reggio Calabria si torna a parlare del centro sociale di Sbarre, la struttura che ospita gli anziani della città e che è ora interessata da lavori di ristrutturazione. Nelle scorse settimane gli anziani si sono ribellati, a detta loro, per essere stati allontanati dallo stabile che li ospita da anni. Il Comune -si legge in un comunicato stampa diffuso dal consigliere comunale Mario Cardia – ha voluto precisare che il tutto è stato necessario per la realizzazione di questi lavori, rassicurando sulla consegna entro il 31 maggio. Proprio di questa scadenza ora gli anziani hanno paura. Questa mattina hanno presenziato sul cantiere dei lavori per un sit-in, esprimendo le proprie preoccupazioni.
“Siamo venuti a vedere i lavori che si stanno svolgendo. Finora gli anziani si sono chiusi in casa, ma ora che arriva l’estate dove devono andare a sedersi? Pare che i lavori ora siano a rilento. In Commissione ci hanno detto che entro il 31 avrebbero consegnato la struttura, ma noi ci siamo preoccupati un po’ prima perché sono chiusi dal 4 marzo e ora arriva l’estate”, le parole della responsabile Annamaria Tripodi.
A farle eco la signora Carmen Minuto, già responsabile: “Voglio ricordare che questo centro esiste dal 1993, quindi non è giusto che il lavoro svolto in questi anni venga annullato per dei lavori di ristrutturazione. Vorrei ricordare a tutti i politici di chiudere al più presto, vorremmo chiarezza sulle date di consegna. Alla riunione ci hanno promesso il 31 maggio, ma qua vediamo che c’è un solo operaio. Una persona sola non credo sia in condizione di sopperire a tutti i lavori da fare, la paura è che la scadenza dell’estate slitti”
Presente al sit-in il consigliere comunale Mario Cardia: “Questo Centro non è da considerarsi solo un edificio, ma cuore pulsante della comunità locale, un luogo di valore inestimabile per la socializzazione e il supporto agli anziani che vi partecipano attivamente Queste persone non sono meri oggetti da spostare, ma individui, a cui si deve rispetto e considerazione.  È inconcepibile che, dopo vent’anni di dedizione e partecipazione attiva, questi anziani vengano trattati con tale disprezzo e indifferenza. Chiedo, quindi, con forza – prosegue il Consigliere Comunale – che venga ripristinata la piena operatività del Centro Sociale e che vengano prese tutte le misure necessarie per garantire agli anziani il diritto di continuare a usufruire dei servizi che il centro offre. Il loro benessere deve essere la nostra priorità assoluta, esattamente come lo è sempre stata per me, nel mio impegno come Consigliere. Quindi non solo mi unisco alla loro protesta – conclude – ma farò tutto ciò che è nelle mie possibilità perché la situazione sia risolta nell’immediato chiedendo con urgenza una nuova convocazione della Commissione Politiche Sociali”.
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