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Reggio, Conia e Guerrieri: “Arghillà, il degrado non va in ferie a Ferragosto”

“Anche oggi la stampa locale riporta lo sconforto e le denunce dei cittadini del quartiere ghetto di Arghillà non solo per il perdurare della crisi igienico-sanitaria e sociale, ma anche per via dell’ormai ingiustificato e grave abbandono da parte delle istituzioni locali che non risponderebbero più ad appelli e alle richieste di risolutivo intervento.

Le scelte sbagliate del passato, gli errori vecchi e nuovi, l’irresponsabile atteggiamento, di fatto indifferente, non fa che acuire e disumanizzare la crisi del quartiere, in parte simile a quella di altri quartieri della città, ma che sconta anche la particolare distanza dal centro cittadino.

Come tutti i problemi urbanistici e sociali non può però essere affidata solo alla provvidenza la capacità di affrontare e di risolvere i problemi.

Non sono evidentemente efficaci i proclami e le promesse progettuali e di investimento mentre il mondo del terzo settore prova in tutti i modi a sopperire alle carenze e agli ostacoli di altrui responsabilità.

Non è accettabile che vi sia nel 2022 in Italia una così grave bomba ambientale e sociale mentre le risorse ordinarie e le politiche sociali vengano destinate con squilibrio più verso il centro della città e persino il PNRR, pensato anche e soprattutto, per il recupero delle aree periferiche del Paese qui a Reggio Calabria è ancora un oggetto misterioso, per quanto riguarda Arghillà.

Non pensiamo che possa essere ormai ritenuta una questione soltanto cittadina e per questo vorremmo che entrasse nel dibattito politico nazionale e tra le consapevolezze e gli impegni dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre. Ad Arghillà la politica ha già fallito, lo Stato annaspa, il distacco tra i cittadini e le istituzioni è ormai irrecuperabile, ma quello che preoccupa è soprattutto una visione programmatica e a lungo termine che, per esempio  risponda alla grave situazione relativa al disagio abitativo e al vergognoso ritardo dei provvedimenti relativi alle graduatorie degli alloggi popolari. Per Conia da poco delegato per la città metropolitana alle periferie, è necessario prendere precisi impegni con le persone che patiscono questa realtà vergognosa e propone agli altri candidati un confronto pubblico con focus specifico periferie”.

Lo scrivono, in una nota, Michele Conia e Antonio Guerrieri, candidati alle elezioni politiche con “Unione Popolare”.

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